Studenti in 80 piazze d’Italia contro la legge di Bilancio. Le manifestazioni sono organizzate da Unione Degli Studenti, Rete della Conoscenza e Link - Coordinamento Universitario, mobilitati contro la legge di bilancio e per richiedere maggiori investimenti sul diritto allo studio e un cambiamento strutturale del sistema di istruzione pubblica: "Oggi siamo in piazza perché vogliamo portare al centro i nostri bisogni e le nostre proposte, la politica ci deve ascoltare" affermano, in una nota, gli studenti.
In alcune città le questure hanno vietato all'ultimo le manifestazioni o imposto variazioni di percorso e modalità.
"La mobilitazione di oggi - spiegano - è anche una risposta al tentativo di stretta repressiva operato dal ministero dell'Interno con la direttiva del 10 novembre: non siamo disposti a lasciare che la nostra protesta venga invisibilizzata" spiega Manuel Masucci, della Rete della Conoscenza Milano, Torino, Roma e Napoli sono solo alcune delle grandi città in cui si sono svolte le mobilitazioni; cortei, presidi, azioni di protesta e assemblee saranno le forme di mobilitazione messe in atto dagli studenti, tutte con un unico obiettivo: "È necessario cambiare l'istruzione per cambiare il sistema e non c'è più tempo: siamo il futuro che si ribella".
di MARIA SQUILLARO