In vista delle prossime campagne elettorali che dovrebbero cadere in concomitanza degli esami di stato, il Presidente della Commissione Cultura della Camera, ha dichiarato che: “Ancora oggi, in 9 casi su 10, gli elettori votano dentro edifici scolastici. Siamo lontani dagli standard dei paesi europei, dove in misura molto inferiore le elezioni interrompono le lezioni e l’attività ordinaria delle scuole. Quest’anno la tornata elettorale coincide con gli esami di licenza media. I ballottaggi, in molti comuni, avverranno in contemporanea con gli esami di maturità. Occorre accelerare il processo di diversificazione delle sedi elettorali e trovare in maniera permanente edifici alternativi ma sono necessarie risorse aggiuntive e la volontà di tutte le istituzioni, soprattutto degli enti locali”.
Saranno 78 i comuni dove le elezioni verranno svolte fuori dalle sedi scolastiche.
Già nell’anno 2020 471 comuni spostarono i seggi elettorali in sedi diverse dai locali scolastici. Così come nell’anno 2021, grazie al fondo di 2 milioni di euro proposto dagli On. Giuseppe Brescia, Vittoria Casa e Lucia Azzolina, della Ministra dell’Interno Lamorgese e di ANCI, sono stati 117 i comuni a fare domanda per i fondi così da liberare oltre 500 seggi elettorali nelle sedi scolastiche.
Secondo un sondaggio svolto da Cittadinanzattiva, presentato ieri presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, sono emersi alcuni dati:
Hanno risposto al sondaggio 191 Comuni (19%) di 17 regioni. Di questi hanno previsto lo spostamento di tutte o di una parte delle sezioni elettorali 16 Comuni (8%), mentre 62 (ossia il 33%) lo hanno già realizzato. Al contrario 113 realtà, ossia il 59%, non ha effettuato lo spostamento per motivi vari e spesso articolati, legati a: assenza di altri luoghi pubblici o privati aventi le caratteristiche richieste (senza barriere architettoniche, con servizi igienici e spazi per alloggiare le Forze dell’Ordine, ecc.)e in prossimità dell’elettorato residente: lo segnala Verona, Catanzaro, Acri, Ionadi (VV), Villimpenta (MN), Canegrate (MI), Motta Montecorvino (FG), Lecce, Santa Margherita di Belice (AG), Sciacca (AG), Militello in Val di Catania (CT), Lucca; costi che comportano la realizzazione e la manutenzione di altre soluzioni o l’affitto di esse, come indicano Jesolo (VE) e Fratta Polesine (RO); aspetti burocratici, come la modifica della toponomastica delle sedi elettorali, la stampa delle tessere elettorali, come sottolinea il Comune di Santa Lucia di Piave (TV).
di CLAUDIO CASTAGNA
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