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SCUOLA: NESSUNA BOCCIATURA MA CERTIFICAZIONE DI CONOSCENZE E COMPETENZE

L’idea di Giorgia Meloni si avvicina molto al sistema già utilizzato nel Regno Unito


Giorgia Meloni dice basta alla bocciatura a scuola e promuove la certificazione di conoscenze e competenze degli studenti, un meccanismo già utilizzato nel Regno Unito, è questo quello che potrebbe succedere se Fratelli d’Italia dovesse vincere le elezioni.


L’idea è stata accolta positivamente anche da Luca Ricolfi, intervenuto alla conferenza di Milano, commentando: “sono l’unica persona dichiaratamente di sinistra invitata a questo incontro ma non ne sono stupito perché le migliori idee della sinistra sono state abbandonate dalla sinistra e alcune di esse si trovano oggi a destra”, l’idea della Meloni “mi piace perché utile a contenere il meccanismo delle lauree deboli”.


Secondo Ricolfi, “l’idea di aiutare i ceti deboli, hanno aumentato le disuguaglianze. Perché un’istruzione di basso livello danneggia i ceti popolari. In quanto i ceti ricchi hanno la possibilità di supportare i figli con ripetizioni e lezioni private. Mentre i ceti popolari devono accontentarsi di un’istruzione di scarso livello”.


Anche se l’idea potrebbe sembrare buona per alcuni, il mondo della scuola dovrà pronunciare un parere al riguardo perché un sistema di certificazione delle conoscenze e delle competenze potrebbe prevedere l’eliminazione della perdita del valore legale del titolo di studio.


Stop bocciature? Un'ipotesi improbabile

Rossano Sasso, sottosegretario all’Istruzione, scrive nella sua pagina facebook: “Non mi schiero al fianco di chi ritiene che il futuro della scuola italiana debba passare per l’eliminazione delle bocciature e l’instaurazione di un sistema all’anglosassone, con una certificazione del livello raggiunto al termine del ciclo di studi”.


Intanto il Ministro Patrizio Bianchi ha spiegato che il nostro Paese, troppo spesso, ha voluto imitare altri modelli stranieri senza tenere conto delle specificità della situazione nelle diverse aree.

Bianchi precisa inoltre che nel modello britannico non sono previste bocciature ma è comunque necessario raggiungere determinati livelli. Per questo motivo cambiare il sistema con una forma come questa sarebbe, a suo parere, niente più che un artificio.



di CARLO VARALLO

contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it



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