Con le iscrizioni del prossimo anno scolastico in corso, i genitori dei bambini che dovranno andare in prima elementare hanno dubbi se fare l’iscrizione dei figli anticipatari. Il parere della dott.ssa Andreoli
In occasione delle iscrizioni scolastiche in corso, Stefania Andreoli, Psicologa, Psicoterapeutica e analista, ospite fissa ogni mercoledì mattina su Radio Deejay nel programma in diretta con Alessandro Cattelan, ha risposto ai molti dubbi dei genitori riguardo i bambini anticipatari.
Cosa dice il Miur
I bambini anticipatari sono coloro nati entro il 30 Aprile dell’anno scolastico di riferimento.
“L’anticipo di iscrizione alla scuola primaria è consentito ai bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. I genitori che richiedono l’anticipo possono avvalersi, per una scelta attenta e consapevole, delle indicazioni e degli orientamenti forniti dai docenti delle scuole dell’infanzia frequentate dai bambini. Le scuole che accolgono bambini anticipatari rivolgono agli stessi particolare attenzione e cura, soprattutto nella fase dell’accoglienza, ai fini di un efficace inserimento”.
Figli anticipatari, i dubbi dei genitori
La domanda che si pongono moltissimi genitori che si ritrovano a dover prendere questa decisione è, “mio figlio è pronto?” oppure, “sto togliendo a mio figlio un anno di gioco?”.
La risposta della Psicologa
“A differenza di alcuni miei colleghi che sono apertamente schierati verso il no all’esperienza della scuola anticipataria, non mi trovo d’accordo, io credo che il parametro diventi ‘chi è mio figlio?’ Se è un bambino portato a buttarsi, avanti, curioso, dinamico, che potrebbe approcciare questa esperienza non mi sentirai dire di no a priori”, Andreoli aggiunge, “Non mi piace la posizione di moltissimi ‘gli togli un anno di gioco’, perché vuol dire partire dal presupposto che la scuola sia dolore e ginepraio di sofferenze, mi sembra un modo pessimo di identificare l’avvio della scuola primaria e l’apprendimento, anche perché alle elementari si gioca ancora. Mi sembra molto debole come posizione”.
di CARLO VARALLO
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