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In un'epoca dove la scelta del lavoro è diventata sempre più consapevole, dettata dalle proprie aspettative e capacità, voler intraprendere la carriera di insegnante è una strada sempre più appetibile.

Sia in termini di soddisfazioni personali, in quanto ci si trova a formare le future generazioni, e sia in termini economici e della gestione del tempo.

Quante ore settimanali deve lavorare un docente?

- Gli insegnanti delle scuole superiori di I grado ( scuola media ) e di II grado ( scuole superiori ) hanno un impegno lavorativo di 18 ore settimanali;

- Gli insegnanti della scuola dell'infanzia e primaria hanno rispettivamente un impegno lavorativo di 25 e 24 ore settimanali.



Come diventare docente, da precario al passaggio di ruolo:

Il titolo di accesso all'insegnamento è la laurea magistrale oppure il diploma di maturità ( ITP insegnante tecnico pratico ) al quale vanno aggiunti i 24 CFU ai sensi del DM 616 del 2017.

Solitamente il primo approccio al mondo dell'insegnamento avviene mediante l'inserimento in terza fascia, domande che si fanno solitamente ogni tre anni ( una selezione che il MIUR fa attraverso un apposito bando ). In questo caso il potenziale docente inserito in terza fascia può ricevere un incarico di docenza a tempo determinato presso una scuola. Il periodo di assunzione dipende dal caso, può andare da pochi giorni fino all'intera annualità ( 30 giugno oppure 31 agosto dell'anno scolastico corrente ).

Per procedere all'inserimento in III fascia mediante apposita procedura bisogna avere il titolo richiesto per la specifica CDC classe di concorso ( es. matematica, italiano, storia, filosofia ecc. ). In aggiunta al titolo di accesso ( laurea oppure diploma di maturità ( ITP insegnante tecnico pratico )) bisogna possedere i 24 CFU ai sensi del DM 616 del 2017.

Oltre all'inserimento nella graduatori della propria CDC ( classe di concorso ) il potenziale docente viene inserito in una apposita graduatoria dedicata agli insegnanti di sostegno. Quindi il potenziale docente può ricevere convocazioni e incarichi sia sulla CDC che sul Sostegno.


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DM 259-17 - Allegato A correzioni e integrazioni classi di concorso
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Come diventare docente di ruolo?

Il nuovo sistema di formazione iniziale, abilitazione e accesso all’insegnamento nella scuola, prevede:

  • Un percorso universitario abilitante di formazione iniziale (corrispondente ad almeno 60 crediti formativi), con prova finale: si potrà svolgere dopo la laurea oppure durante il percorso formativo in aggiunta ai crediti necessari per il conseguimento del proprio titolo;

  • Un concorso pubblico nazionale con cadenza annuale;

  • Un periodo di prova in servizio di un anno con valutazione conclusiva.

Possono partecipare al concorso gli aspiranti in possesso dei seguenti requisiti:

  1. Posti comuni: laurea (magistrale o magistrale a ciclo unico oppure diploma AFAM di II livello oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) + abilitazione specifica per la classe di concorso.

  2. Posti ITP: laurea oppure diploma AFAM di I livello (oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) + abilitazione specifica per la classe di concorso. Fino all’anno scolastico 2024/2025 basta il solo diploma che dà accesso alla classe di concorso .

  3. Posti comuni e di ITP: titolo di studio d’accesso alla classe di concorso + tre annualità di servizio anche non continuative, svolte negli ultimi cinque anni presso le scuole statali, di cui una prestata nella classe di concorso.

  4. Posti di sostegno: titolo di specializzazione sul sostegno.


La nuova riforma del reclutamento, prevede per i docenti precari aventi già il titolo di studio di accesso al concorso una nuova fase transitoria valida fino all’anno 2024. Durante tale fase potranno partecipare i docenti in possesso di:

  • titolo di studio d’accesso alla classe di concorso + almeno 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale

  • titolo di studio d’accesso alla classe di concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.



Come si svolgerà la prova?

Al fine di assicurare che i concorsi ordinari per il personale docente per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria per i posti comuni e di sostegno siano banditi con frequenza annuale, le prove di detti concorsi si svolgono secondo le seguenti modalità semplificate:

  1. in sostituzione della o delle prove scritte previste a legislazione vigente, sostenimento e superamento di una unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla o strutturata, volti all'accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sulle metodologie e le tecniche anche della didattica disciplinare, sull'informatica e sulla lingua inglese. Non si dà luogo alla previa pubblicazione dei quesiti. L'amministrazione si riserva la possibilità, in ragione del numero di partecipanti, di prevedere, ove necessario, la non contestualità delle prove relative alla medesima classe di concorso, assicurandone comunque la trasparenza e l'omogeneità in modo da garantire il medesimo grado di selettività tra tutti i partecipanti. La prova è valutata al massimo 100 punti ed è superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti;

  2. prova orale nella quale si accertano oltre alle conoscenze disciplinari le competenze didattiche e le capacità e l’attitudine all’insegnamento;

  3. valutazione dei titoli;

  4. formazione della graduatoria sulla base delle valutazioni di cui alle lettere a) b) e c), nel limite dei posti messi a concorso;

  5. formazione della graduatoria dei soggetti, che devono ancora conseguire l’abilitazione all’insegnamento specifica sulla classe di concorso, sulla base delle valutazioni di cui alle lettere a) b) e c), in applicazione del comma 4 dell’articolo 5 e dell’articolo 18-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59 e successive modificazioni.

Fino al 31 dicembre 2024, la prova scritta può essere preceduta da una prova preselettiva d’accesso


Al termine del concorso viene stilata una graduatoria, che si divide in:

  • graduatoria composta dai docenti che hanno partecipato al concorso con l’abilitazione;

  • graduatoria composta dai docenti che hanno partecipato al concorso senza abilitazione: docenti con titolo di studio e 3 anni di servizio; docenti con titolo di studio e 30 CFU/CFA ovvero 24 CFU/CFA.


Successivamente i vincitori abilitati vengono subito assunti in ruolo e sottoposti al periodo annuale di prova in servizio. Mentre per quanto riguarda i vincitori non abilitati sono assunti con contratto a tempo determinato e completano il percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale. Superata la prova finale i vincitori conseguono l’abilitazione all’insegnamento e verranno a tempo indeterminato e sottoposti al periodo annuale di prova in servizio.


di VALENTINA ZIN


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it



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