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ROMA, SOLO 3 BAMBINI IN PRESENZA IN UNA CLASSE DELLA PRIMARIA

Immagine del redattore: La RedazioneLa Redazione

DIFFICILE LA GESTIONE DELLA DIDATTICA MISTA


Con le nuove norme anti-covid per la scuola primaria è prevista l’entrata in dad per tutti i soggetti non vaccinati dopo la rilevazione di 5 casi di positività all'interno della classe.

A Roma, una classe delle primarie dell'Istituto comprensivo Morbillo, si ritrova con solo 3 bimbi in presenza, tutti gli altri seguono le lezioni da casa.


Nella classe, dopo la rilevazione di 5 casi di positività, ben 19 studenti sono entrati in DDI, mentre gli unici 3 rimasti hanno continuato le attività didattiche in presenza.

La preside Valeria Sentili spiega: "Lo prevedevamo perché erano presenti solo in tre già ieri, quando abbiamo fatto la segnalazione alla Asl. Evidentemente i genitori avevano comunicato tra loro prima della disposizione di quarantena e avendo saputo delle cinque positività hanno deciso di tenere i bambini a casa. Se lo hanno fatto perché i bambini non sono vaccinati, o lo sono da più di 120 giorni o per paura del contagio, io non sono tenuta a saperlo".



Sulla questione DAD o DDI, la preside afferma che la scelta migliore resta sempre la didattica in presenza. Per i docenti gestire la didattica mista non è mai semplice, quindi se bisogna fare una scelta tra DAD e DDI forse è preferibile avere tutti gli studenti in DAD.

“Detto ciò ci auguriamo al più presto il liberi tutti e didattica solo in presenza. Chi è malato sta a casa. Anche perché gli effetti della dad si fanno sentire sempre di più. Agli ultimi scrutini di quarte e quinte elementari i docenti hanno riscontrato una forte regressione soprattutto nella esposizione orale. I bambini stando a distanza hanno perso l'abitudine a parlare davanti agli altri. È interessante anche osservare le dinamiche dialettiche fra loro quando dopo un periodo di quarantena si ritrovano: pacche sulle spalle, si chiedono come è andato il tampone....Non c'è niente da fare, sono figli della pandemia", conclude la dirigente


Quanto ai genitori degli alunni, non si dichiarano scontenti della DAD: “Molti provano ad ottenerla perché il figlio ha l'influenza o perché hanno paura. Ed adesso abbiamo pure i pediatri che la prescrivono: il bambino deve andare in quarantena o ha il covid .... “pertanto si prescrive dad”. Ed io mi impunto: questo certificato non è accettabile, perché il medico non ha competenza in ambito didattico", puntualizza Sentili.


di VALENTINA ZIN

contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it


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