Riforma Esame di Stato, estensione Carta del docente e avvio anno scolastico 2025/2026, convertito in legge dal Parlamento il DL 127/2025. Ecco i punti chiave
- La Redazione

- 29 ott
- Tempo di lettura: 3 min
"Il ritorno "all'esame di maturità" indebolisce la natura istituzionale e certificativa della prova, spostando la valutazione su aspetti prevalentemente qualitativi, inerenti il livello di ... "

Il Decreto-Legge 9 settembre 2025, n. 127, recante “misure urgenti per la riforma dell’Esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026”, è stato definitivamente convertito in legge dal Parlamento in tempi estremamente rapidi. Dopo l’approvazione al Senato (il 15 ottobre 2025), la Camera ha licenziato il testo senza modifiche, ignorando gli emendamenti presentati dalla FLC CGIL e dalle opposizioni. Per la FLC CGIL, questa conversione lampo consolida una riforma che interviene su materie strutturali della scuola pubblica con logiche di risparmio e senza un vero confronto con il personale e le sue rappresentanze.
I PUNTI CHIAVE
1. Ritorno all’Esame di Maturità: un arretramento culturale e istituzionale
Il provvedimento sostituisce in tutte le norme la dicitura “Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione” con “esame di maturità”.
La FLC CGIL contesta con forza questa ridenominazione. Il ritorno "all'esame di maturità" indebolisce la natura istituzionale e certificativa della prova, spostando la valutazione su aspetti prevalentemente qualitativi, inerenti il livello di maturazione e crescita personale dello studente, invece che su una certificazione oggettiva e quantitativa delle conoscenze. Ciò rischia di indebolire, in prospettiva, il valore legale del titolo di studio.
2. Depotenziamento delle Commissioni e formazione aggiuntiva superflua
Il provvedimento mantiene la riduzione del numero dei commissari d’esame da sette a cinque, motivata da ragioni di risparmio (stimati oltre 35 milioni di euro), mentre ciò che davvero servirebbe è l’aumento dei compensi, fermi da quasi vent’anni.
Bonus ridotto: è stato depotenziato il ruolo valutativo della commissione, che può integrare il punteggio (bonus) fino a un massimo di tre punti, ma solo se il candidato ha ottenuto almeno novanta punti (invece dei precedenti novantasette punti).
Formazione dei commissari: il Decreto-Legge introduce una formazione specifica per i docenti. La partecipazione a questa formazione, autorizzata con un incremento di spesa pari a 3 milioni di euro per il 2026 e di 11 milioni di euro annui a decorrere dal 2027, costituisce titolo preferenziale per la nomina a componente delle commissioni degli esami di maturità a decorrere dall’anno scolastico 2026/2027.
"Riteniamo questa formazione, afferma la Cgil, aggiuntiva superflua per professionisti che lavorano ogni giorno sulla valutazione degli apprendimenti".
3. Risorse per il Contratto: economie, non nuovi investimenti
Il capitolo delle risorse per il rinnovo contrattuale (triennio 2022-2024) dimostra la mancanza di veri investimenti strutturali nel personale della scuola:
Origine dei fondi: si tratta di risorse una tantum destinate al rinnovo contrattuale e non rappresentano nuovi investimenti. Sono invece economie di spesa reindirizzate e fondi recuperati, tra cui risorse inizialmente destinate ai nuovi ordinamenti professionali del personale ATA per gli anni 2025 e 2026 e residui del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (FMOF) relativi agli anni 2022 e 2023. La FLC CGIL ha chiesto che i risparmi venissero destinati a incrementare il FMOF per la valorizzazione delle attività aggiuntive di docenti e ATA, e non utilizzati come copertura contrattuale.
4. Carta del Docente: estensione parziale e restrizioni incomprensibili
La Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente è stata estesa, ma con inaccettabili limitazioni sull’acquisto di strumenti di lavoro:
Estensione: la Carta è stata estesa ai docenti con contratto di supplenza fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), oltre ai docenti di ruolo e a quelli con supplenza annuale su posto vacante e disponibile (31 agosto), che erano già inclusi. L’estensione riguarda anche il personale educativo. È stata inoltre estesa la possibilità di utilizzo per l’acquisto di servizi di trasporto di persone.
Restrizioni: l’acquisto di hardware e software è consentito esclusivamente in occasione della prima erogazione e, successivamente, con cadenza quadriennale. Coloro che hanno percepito la Carta prima del 2025/2026 possono utilizzarla nell’anno scolastico 2025/2026 e poi con cadenza quadriennale. Tali restrizioni limitano in modo incomprensibile l’uso di strumenti essenziali a sostegno della professione docente in un’epoca di rapida evoluzione tecnologica.
5. Stabilizzazione di Strumenti Emergenziali (Supplenze e GPS)
Il Decreto proroga fino agli anni scolastici 2026/2027 e 2027/2028 la procedura emergenziale per il conferimento delle supplenze tramite ordinanza ministeriale.
Questo meccanismo, nato in emergenza epidemiologica, viene stabilizzato senza un confronto sindacale e senza una riforma strutturale del reclutamento. La FLC CGIL ha chiesto la soppressione integrale di tale proroga, che impedisce il ripensamento sostanziale delle regole e l’attivazione dell’iter per l’approvazione del nuovo regolamento.
di LA REDAZIONE
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