Per un ritorno a scuola in sicurezza, l’Istituto Superiore di Sanità ha voluto donare azioni e strumenti per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19: si parte dall’utilizzo dei microfoni destinati ai professori in modo tale che permette loro di abbassare il tono della voce e non sprigionare gocce di salivazione (fonte di trasmissione del virus), l’utilizzo di impianti di ventilazione per un corretto ricambio d’aria nelle aule e rilevatori di anidride carbonica per avere sotto controllo la qualità dell’aria.
Il presidente nazionale dell’Anief Marcello Pacifico, in un’intervista a Italia Stampa ha espresso: “sono tutti strumenti importanti ma secondari rispetto al distanziamento cui continua a fare riferimento lo stesso Comitato tecnico scientifico. La verità è che per il terzo anno consecutivo stiamo andando incontro a delle lezioni con le classi pollaio e non attuando quanto chiesto dal Cts: il distanziamento sociale all’interno degli spazi scolastici chiusi. È certo importante che tutti si vaccinino, però per la ripresa della didattica in presenza bisogna focalizzare l’attenzione pubblica non sull’obbligo vaccinale ma sull’obbligo dello Stato di fornire gli spazi adeguati”. Perché deve essere chiaro, ha detto ancora Pacifico, che “in una classe di 35 metri quadri, più di 15 alunni non possono stare”. Continua il suo intervento: “Orase il distanziamento, assieme a una adeguata areazione dei locali, è la prima regola per la sicurezza, significa che occorre sdoppiare le classi dotando le scuole di un rapporto diverso tra alunni e insegnanti da collocare in aula. Rispetto alla teoria dell’obbligo vaccinale del personale e degli studenti noi siamo nettamente contrari. Lo Stato deve garantire il ritorno alla didattica in presenza, ma sdoppiando le classi. Se qualcuno dice che non ci sono i tempi, perché a prove si inizia allora significa che questo non si farà mai”.
Per l’Anief, il ricambio d’aria nelle aule deve subire un monitoraggio costante ed efficiente in modo da avere la situazione sotto controllo, come del resto ritiene molto importante la campagna vaccinale ma senza dare l’obbligo.
L’uso dei microfoni in classe, per avere risultati soddisfacenti durante le ore di lezione e svolgimento delle altre attività devono essere seguiti da un’accurata tecnologia come computer e casse. Inoltre si mira ad avere in tutti gli istituti scolastici, tecnici per ricevere assistenza costante.