PROTESTANO CONTRO I DIVIETI IMPOSTI DALLA PRESIDE “NIENTE PIERCING, UNGHIE LUNGHE E SMARTPHONE”
Quinta giornata consecutiva di sciopero per 400 studenti del liceo delle Scienze Umane e Musicale "Sebastiano Satta" di Nuoro. La protesta è contro i divieti imposti dalla preside contraria ai piercing, alle unghie lunghe e smartphone. Gli studenti contestano anche il ritiro dei cellulari prima delle lezioni, nonché un solo spostamento per classe verso i distributori di bibite e alimenti.
La manifestazione di protesta, già autorizzata dalla Questura, si terrà davanti al liceo, in via Deffenu a partire dalle 8.30 di domani.
"Non ci fermeremo fino a quando la dirigente non ci mette nero su bianco alcune correzioni ai regolamenti", ribadiscono gli studenti, che insieme alla preside Carla Rita Marchetti hanno incontrato l'amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, per sollecitare alcuni lavori nella sede centrale dell'istituto e nella succursale di via Foscolo.
"I problemi che poniamo sono parecchi - spiega all’ANSA Emilian Albu, 19 anni, componente della delegazione che sta trattando - Diciamo no alle note disciplinari per i piercing e le unghie lunghe all'ora di educazione fisica, in quel caso basta far saltare la lezione agli interessati; diciamo no alle uscite una sola volta e con un unico compagno per classe ai distributori di bibite e cibo, alla ricreazione saltata in nome di dieci minuti di pausa ogni ora. Mentre sui telefoni cellulari da consegnare all'inizio della lezione, ci diano la possibilità di tenerli spenti sul banco".
Il ragazzo precisa che tutti "hanno capito l'importanza delle norme sanitarie e di sicurezza, ma rispondiamo che sono interpretate in maniera troppo rigida e che si possono trovare delle vie di mezzo". Quanto alle carenze strutturali delle due sedi del liceo, Emilian racconta: "In via Deffenu abbiamo la muffa in alcune classi, mentre nella succursale i bagni sono insufficienti. In Provincia ci hanno spiegato che stanno aspettando l'intervento dei tecnici per attivare una tubazione esterna che alimenti i servizi. Sono mesi che sollecitiamo, ma non si è mosso nulla".
di MARIA SQUILLARO