Il documento prevede attività di promozione a attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia
La Presidente dell'UNICEF Italia Carmela Pace e il Direttore generale del Ministero dell'Istruzione/Direzione generale per lo Studente, l'inclusione e l'orientamento scolastico Maria Assunta Palermo hanno firmato un Protocollo d'Intesa della durata di 3 anni per attività di promozione e attuazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza nelle istituzioni scolastiche.
"Le scuole sono i luoghi per eccellenza dove i nostri bambini e giovani si formano come adulti. È a scuola che vengono gettati i semi dei loro diritti, delle loro consapevolezza e conoscenza. La firma di questo Protocollo è per noi dell'UNICEF motivo di orgoglio, ma soprattutto di grande impegno perché ci consentirà, insieme al Ministero dell'Istruzione, di promuovere azioni sinergiche per diffondere la cultura dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell'UNICEF Italia. "L'UNICEF Italia dal 2009, in collaborazione con il MI, promuove il Progetto "Scuola Amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti", che ogni anno vede l'adesione di più di 700 scuole di ogni ordine e grado. Il progetto è finalizzato ad attivare prassi educative per promuovere la conoscenza e l'attuazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, assicurando in particolare l'attuazione dei principi di pari opportunità, ascolto, partecipazione e non discriminazione".
Il Protocollo prevede la promozione di:
attività rivolte al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza con particolare attenzione alla prevenzione della dispersione scolastica;
iniziative di formazione e qualificazione di soggetti a diverso titolo impegnati professionalmente in attività con minorenni;
percorsi di educazione alla cooperazione internazionale e alla pace;
iniziative per migliorare l'accoglienza e la qualità delle relazioni, per favorire l'inclusione e la valorizzazione delle diversità e delle abilità differenti;
attività di prevenzione delle diverse forme di esclusione, discriminazione, bullismo e cyberbullismo, violenza fisica e verbale, prevedendo la partecipazione attiva da parte delle alunne e degli alunni.
di CARLO VARALLO
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