Anief: L’organico aggiuntivo ATA previsto per tutte le scuole prenderà servizio a partire dalla fine del mese di ottobre e fino alla fine dell’anno scolastico
Si è concluso al Ministero dell’Istruzione e del Merito l’incontro di Informativa sulle Misure attuative dell’art. 10, comma 2 del decreto-legge 123/2023 che autorizza per l'anno scolastico 2023/24 la spesa di 3.333.000 euro per il 2023 e 10.000.000 euro per il 2024, con l’obiettivo dichiarato di potenziare l'organico dei docenti per l'accompagnamento dei progetti pilota del piano «Agenda Sud».
Il progetto prevede un finanziamento di 265,588 milioni di euro in favore delle scuole statali primarie, secondarie di primo e di secondo grado delle regioni del Mezzogiorno per superare il divario territoriale tra Nord e Sud Italia, garantendo pari opportunità d’istruzione agli studenti su tutto il territorio nazionale. In aggiunta ai progetti di Agenda Sud, il nuovo decreto dà la possibilità di aumentare l’organico degli istituti scolastici: sono in arrivo 450 posti in più per le scuole indicate nel progetto Agenda Sud con contratti al 30 giugno 2024. In ulteriore aggiunta al personale docente, per le scuole del Meridione è previsto un ulteriore finanziamento per il personale ATA degli istituti scolastici del progetto di Agenda Sud che potranno disporre di un’unità di personale in più fino al 31 dicembre.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “per tutte le scuole, è già stato previsto, come da richieste del nostro sindacato, un organico aggiuntivo ATA che prenderà servizio entro la fine del mese e sarà operativo fino alla fine dell’anno. I provvedimenti attuali si muovono quindi nella direzione di aumentare le risorse in contrasto alla dispersione, ma occorre maggiore stabilità agli organici aggiuntivi: gli incarichi dei docenti sono infatti previsti attualmente solo per il 2023/2024 ed è importante che il provvedimento sia adottato in modo stabile e non solo fino al 30 giugno 2024”.
“Per il personale ATA i cui incarichi si concluderanno a dicembre – continua il leader dell’Anief - è necessario pure prevedere l’estensione dei contratti: certamente le esigenze delle scuole per il contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa non cesseranno con la fine dell’anno. Infine, va rilevato che le scuole destinatarie dei finanziamenti sono state individuate con i criteri dell’Invalsi: Anief ritiene che questi criteri non consentano di analizzare la complessità delle situazioni legate alla dispersione scolastica e rendano necessario un attento monitoraggio di come questi fondi verranno distribuiti”, conclude Pacifico.
di VALENTINA ZIN
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