Complice anche il Covid che nell’ultimo anno ha provocato alcuni disturbi nei giovani come anoressia e bulimia
La notizia arriva da uno studio della Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Nell’ultimo periodo, causa Covid, c’è stato un forte incremento del 30% di nuovi casi di anoressia e bulimia e una crescita esponenziale pari al 50% di richieste di prima visita per DCA - Disturbi del Comportamento Alimentare e l'età media dei giovani pazienti è scesa a 12 anni.
A confermarlo è anche il Dr. Pierluigi Policastro, Responsabile Nazionale Psicologi dell'emergenza del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta per il quale “si tratta di una predisposizione ormai attuale nei giovani. È un malessere che non risparmia nessuno e che inizia a fare il suo esordio già all'età di sette anni - spiega Pierluigi Policastro - In questi casi, il contributo psicologico, unito al supporto della famiglia, si rivela essenziale per intraprendere un percorso medico che porti verso la guarigione. È bene sottolineare che se i disturbi alimentari non sono riconosciuti in tempo e non vengono curati, nel peggiore dei casi possono portare anche alla morte".
ll CISOM con ENI Foundation hanno rilanciato l'importante attività di supporto psicologico del Progetto "NON siete soli", al fine di garantire un servizio di ascolto attivo e gratuito da parte di psicologi a genitori, caregiver di ragazzi con DCA e genitori di giovani adulti che tendono a mascherare i loro disturbi alimentari.
Il servizio, fruibile in totale anonimato da persone maggiorenni, è attivo gratuitamente in tutta Italia al numero 06 95 94 56 56, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00.
di CLAUDIO CASTAGNA