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OGGI 26 MAGGIO, AL VIA LO SCIOPERO CHE COINVOLGE IL SETTORE ISTRUZIONE

Lo sciopero coinvolge il settore dell’ istruzione


Per oggi 26 maggio, proclamato da Usb Scuola (Unione Sindacale di Base) uno sciopero che coinvolge il settore dell’ istruzione.


Di seguito le cinque richieste :


  • 300 euro di aumento mensile netto,

  • stabilizzazione dei precari,

  • aumento degli organici,

  • no a docente tutor e orientatore,

  • no all’internalizzazione dei servizi.


“Negli anni abbiamo assistito a continui tagli al personale e all’aumento del numero di alunni nelle classi. Le mansioni, i carichi di lavoro, le responsabilità sono cresciute a dismisura, a fronte di rinnovi contrattuali con aumenti di salario al limite della beffa. Sono state istituite nuove figure che nulla hanno a che vedere con la professionalità dei docenti. L’obiettivo, costantemente perseguito, è stata la creazione di figure di staff fedeli al DS. Abbiamo assistito inoltre a un lavoro nascosto teso al costante svilimento della figura del lavoratore della scuola da parte delle istituzioni e dei media”.



Il sindacato in un comunicato stampa dice di voler “rivendicare la dignità” dei lavoratori:

“Il carico di lavoro del personale ATA è diventato negli anni insostenibile: numeri risicati e mansioni sempre più pesanti. Inoltre, molti servizi dello Stato sono stati affidati ai privati, consentendo un risparmio economico che si è tradotto in sfruttamento dei lavoratori da parte delle cooperative. La verità è che reinternalizzare i servizi significherebbe migliorare la scuola: come è stato per i lavoratori delle pulizie, così vogliamo che sia per gli assistenti alla comunicazione e all’autonomia. In una fase di aumento del costo della vita, di restringimento delle garanzie sindacali e politiche, di privatizzazioni sempre più selvagge, USB Scuola rivendica la dignità del lavoro, la qualità della scuola pubblica statale e il diritto ad una retribuzione dignitosa, all’assunzione, alla stabilizzazione dei precari: queste stabilizzazioni devono essere prive di vincoli e ricatti! È essenziale poi assicurare la sicurezza sul lavoro e del lavoro, recuperare la dignità lavorativa e individuale di ogni insegnante, collaboratore scolastico, assistente amministrativo, assistente tecnico”. L’Usb Scuola è anche contro le nuove figure introdotte dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: il tutor e l’orientatore, in quanto secondo il sindacato si tratta di “figure imposte da un ministero che vuole sempre svilire il ruolo e la professionalità dei docenti, senza nessuna certezza economica o consapevolezza delle ore di lavoro”.


Relativamente al reperimento dei docenti tutor, in questi giorni sono emerse molte criticità in alcune scuole. A Padova, ad esempio, ci sono già cinque gli istituti che, attraverso mozioni firmate dal Collegio docenti o dichiarazioni collettive, hanno manifestato la loro contrarietà verso queste due nuove figure: “Non ci presentiamo né per il ruolo di tutor né per quello di orientatore”. Al liceo scientifico Eugenio Curiel ottanta professori su ottantuno, lo scorso 18 maggio, hanno dichiarato la loro indisponibilità “a candidarsi nel ruolo di docenti tutor” sottoscrivendo un documento in cui si parla di progressiva “corrosione del tempo dedicato alle attività disciplinari”.



di ISABELLA CASTAGNA


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it


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