PER IL LEADER PACIFICO SERVONO MISURE PIU’ ADEGUATE
Si è tenuto ieri il seminario organizzato dal sindacato Anief sul tema “DL 172/2021 e obbligo vaccinale per il personale scolastico”.
All’incontro hanno preso parte, il presidente Anief Marcello Pacifico e i senatori Bianca Laura Granato (L’Alternativa c’è) e Gianluigi Paragone (Italexit). Ha moderato Clara Artale, capo ufficio stampa del sindacato.
Nel corso dell’incontro, il leader nazionale Anief, Marcello Pacifico ha espresso, ancora una volta, la contrarietà del sindacato all’obbligo vaccinale e alla sospensione dei lavoratori della scuola che non sono in regola circa il 4%.
Visto che da alcuni Stati arrivano sentenze di sospensione dell’obbligatorietà del vaccino Pacifico insiste: “il sindacato confida nella sospensione del provvedimento da parte del Tar del Lazio, considerando che la stessa sospensione per il personale sanitario è stata sottoposta dal tribunale di Padova alla Corte di giustizia europea, dichiarata incostituzionale in Slovenia per tutto il pubblico impiego e bloccata negli Stati Uniti in attesa della decisione della Corte suprema”.
“Il dibattito entra nel vivo oggi - prosegue Pacifico - Il decreto legge giunge in Senato in prima commissione affari costituzionali, per quanto riguarda anche gli emendamenti presentati. Indipendentemente da come verrà convertito in legge questo Dl ci si dovrà confrontare comunque con una normativa europea”.
Anief ritiene che: “a priori questo provvedimento non garantisca il principio di proporzionalità, non garantisca il principio di adeguatezza dell’impianto per il personale scolastico. I non vaccinati tra i lavoratori della scuola sono pochi rispetto a coloro che invece si sono vaccinati, senza parlare degli studenti che non sono vaccinati. Secondo noi il vaccino da solo non può bastare per arrestare la corsa del virus - sottolinea - soprattutto in ambito scolastico. Sono necessari, invece, maggiori spazi, lo sdoppiamento delle classi, l’incremento dell’organico, tutti elementi che sarebbero in grado di limitare i contagi”.
È intervenuto anche Il senatore Gianluigi Paragone, membro del Gruppo Misto, Italéxit per l’Italia-Partito Valore Umano affermando che, “il comparto della sanità, il comparto della scuola e il comparto della sicurezza hanno subito mancati investimenti ma soprattutto tagli. Noi oggi non parliamo di obbligatorietà vaccinale, ma di una norma che prevede il diritto alla vaccinazione. Vuol dire che tu hai il diritto di vaccinarti, perché ti senti sicuro, perché hai acquisito le informazioni, sei informato e sei cioè automaticamente protagonista di un diritto” e non obbligato a farlo.
Anche la senatrice Bianca Laura Granato, membro del gruppo misto, l’Alternativa c’è, è intervenuta affermando che “in realtà l’interesse pubblico in questo obbligo vaccinale non sussiste, così come non sussiste nel Green pass. L’obbligo non può essere dovuto a una situazione di emergenza in cui ci troviamo; per evitare il contagio è necessario puntare anche su altro. Bisogna adottare tutte le precauzione necessarie; nel caso di classi con focolai, bisogna permettere agli studenti non contagiati, dopo aver fatto i tamponi molecolari per tutti, di fare lezione in aula. Purtroppo stanno accadendo dei disastri formativi, che vanno affrontati”.
di CARLO VARALLO
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