ANP SODDISFATTA DI COME PROCEDONO I CONTROLLI NELLE SCUOLE
Al fronte della prima giornata dell’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico, il sistema sembra non aver evidenziato particolari criticità.
Le ultime settimane sono state caratterizzate da una “corsa alle iniezioni” per quanti, fino ad oggi, avevano preferito sottoporsi al tampone per ottenere la certificazione verde e prestare l’attività lavorativa vista la prospettiva della sospensione sia dal lavoro che dallo stipendio in caso di violazioni.
Intanto, sono partiti i primi inviti agli “inadempienti”, soprattutto no vax, a presentare entro 5 giorni la certificazione prevista. La vaccinazione dovrà eseguirsi entro 20 giorni dopo l'invito, nel frattempo, il lavoratore continuerà a presentare il green pass base fornito che si ottiene dopo un tampone negativo.
La nuova piattaforma che ha fornito il ministero, consente ai dirigenti scolastici di verificare lo stato vaccinale del personale docente e Ata presso ogni singola istituzione scolastica.
“Il sistema nel suo complesso ha tenuto”, afferma Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi. “Ovviamente ci sono istituti in cui si sono registrati maggiori vuoti di organico e i presidi hanno dovuto applicare la legge scrivendo agli assenti per chiedere loro di mettersi in regola, fornendo entro 5 giorni la documentazione inerente al loro stato. Anche l'app per le verifiche ha funzionato senza problemi”. “Gli irriducibili”, prosegue Giannelli, “sono stimati intorno al 5%, circa 50mila, ma in questo numero è compresa almeno una metà che non si può vaccinare. A molti colleghi sono arrivate diffide di avvocati che in modo fantasioso contestano la legge e la modalità di applicazione. Un onere in più per i colleghi che dovranno verificare i vari casi”, conclude.
Dall’altra parte, la critica di FLC CGIL: “molte questioni non chiarite e sono ancora carenti le indicazioni per la gestione da parte delle scuola, in particolare sull'utilizzo in altri compiti del personale non obbligato a vaccinarsi e sugli obblighi del personale assente per malattia”, spiega il sindacato.
Intanto la percentuale “no vax” inizia a ridursi, considerando che, chi deciderà di non vaccinarsi sarà sospeso dal servizio e perderà lo stipendio, pur mantenendo il rapporto lavorativo.
di VALENTINA ZIN
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