IL CONTINUO CAOS DELLE DIRETTIVE REGIONALI
Accade a Roma, presso l'istituto comprensivo Sinopoli-Ferrini, i genitori di due bambini sono arrivati a chiamare i carabinieri dopo aver visto negato l’accesso a scuola dei figli.
I bambini erano guariti dal covid, ma il medico di base non aveva voluto firmare il certificato di avvenuta guarigione, assicurando gli stessi che sarebbe bastato essere in possesso del green pass che ne attestava l'avvenuta guarigione: “Se non la fanno entrare, vada a scuola con i carabinieri", ha detto il dottore al padre di una bambina della scuola primaria.
Il problema deriva in sé dalla poca chiarezza delle direttive regionali: da un lato, non è richiesta la certificazione medica dopo una quarantena a seguito di un contatto scolastico, dall'altro lato, è prevista quando il caso di Covid si è sviluppato in ambito extra-scolastico.
"Il nostro medico - spiega il genitore dell'alunna della scuola Ferrini - ci ha spiegato che lui stesso aveva inserito i dati di avvenuta guarigione nel portale che ha rilasciato il Green Pass di guarigione e che quindi non sarebbe servito fare anche un certificato medico".
"L'assurdità - continua il padre - è che mia figlia alle elementari è stata alla fine riaccettata in classe, mentre mio figlio alle medie è stato lasciato a casa".
Si resta in attesa della risposta della Asl di Roma, al fine di poter dare ulteriori chiarimenti sulla questione e mettere in comune accordo scuole e medici.
di VALENTINA ZIN
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