Mobilità Docenti, ELIMINARE VINCOLI e GARANTIRE il 100% dei TRASFERIMENTI sui POSTI VACANTI con INDENNITÁ PER I FUORISEDE: queste le MODIFICHE alla norma richieste da ANIEF
- La Redazione
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Dai numeri forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito risultano poco più di 50mila domande di mobilità complessivamente soddisfatte: 6.590 nella scuola...

Sono stati pubblicati stamane gli esiti della richiesta di trasferimento di sede del personale docente di ruolo relativa all’anno scolastico 2025/2026, quindi con effetto pratico 1° settembre 2025.
Dai numeri forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito risultano poco più di 50mila domande di mobilità complessivamente soddisfatte: 6.590 nella scuola dell’infanzia, 15.996 alla primaria, 10.712 al primo grado della secondaria, 17.040 alle superiori.
I NUMERI
Nel dettaglio, alla scuola dell’infanzia i trasferimenti sono stati 6.081, di cui 1.186 interprovinciali (pari al 19,50% del totale), mentre i passaggi di ruolo 509 (435 interprovinciali). Alla primaria si registrano 14.962 trasferimenti, di cui 4.334 interprovinciali (29%), e 1.034 passaggi di ruolo (248 interprovinciali).
Nella scuola secondaria di primo grado sono state soddisfatte 9.170 domande di trasferimento, di cui 2.569 interprovinciali (il 28%), 1.302 passaggi di ruolo (300 interprovinciali) e 240 passaggi di cattedra (42 interprovinciali).
Al secondo grado, infine, i trasferimenti sono 14.514, di cui 4.561 interprovinciali (il 31,4%), 1.870 i passaggi di ruolo (298 interprovinciali), 656 i passaggi di cattedra (108 interprovinciali).
Complessivamente, quindi, i movimenti da una provincia all’altra ammontano a circa il 28% del totale di quelli soddisfatti (pari a 50.338), mentre il restante 72% riguarda spostamenti all’interno della provincia o del comune di titolarità.
COSA FARE ADESSO
Tutti coloro che hanno ottenuto la mobilità dovranno presentarsi il prossimo primo settembre per la presa di servizio presso la scuola assegnata. Nel frattempo, è consigliabile che prendano contatto con la segreteria della nuova istituzione scolastica per concordare i dettagli del loro trasferimento di sede.
LE RICHIESTE DEL SINDACATO
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sottolinea come “i numeri sugli spostamenti accordati dall’amministrazione non rispecchiano l'alto tasso di pendolarismo che connota la vita dei lavoratori della scuola italiana: bisogna ancora in Italia contemplare il diritto al lavoro con il diritto alla vita familiare specialmente in un settore ad alta occupazione femminile”.
“I dati di oggi – continua il sindacalista autonomo – confermano la validità estrema della nostra richiesta avanzata al Governo, ovvero di rimuovere ogni vincolo normativo alla mobilità del personale e di finanziare una specifica indennità per ristorare i lavoratori fuori sede. Perché la continuità didattica non si ottiene con la mortificazione della famiglia di chi lavora o con premi per chi non presenta la domanda di mobilità, ma con ‘ristori’ che vanno a compensare le spese sostenute da parte di chi rinuncia, di fatto, quasi interamente al proprio stipendio per lavorare lontano da casa: largo, piuttosto, alla messa a disposizione di tutti i posti vacanti per i trasferimenti e le immissioni in ruolo”.
di VALENTINA TROPEA
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