top of page

Crepet: un bambino non educato sarà un adulto non educato e incapace di cambiare. Stiamo crescendo giovani fragili perché troppo protetti

I giovani devono riappropriarsi del coraggio di coltivare le proprie idee, di cambiare, di osare un pensiero diverso. Spesso, invece, le nuove generazioni appaiono omologate e spaventate da tutto ciò che si presenta ai loro occhi come incerto e rischioso…

In un’epoca in cui l’educazione sembra aver perso autorevolezza e direzione, i giovani crescono fragili, disorientati e incapaci di affrontare il cambiamento. Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, lancia un grido d’allarme: stiamo formando generazioni iperprotette, prive di strumenti per pensare, rischiare e costruire una propria identità.

È facilmente deducibile dalla sua analisi che un bambino non educato sarà un adulto non educato, privo di coraggio e incapace di cambiare. Il coraggio, la creatività, l’autonomia non nascono dal conforto, ma dall’esempio, dalla coerenza e dalla libertà di sperimentare. Se non educhiamo oggi al pensiero critico, alla fatica e alla responsabilità, domani avremo adulti inermi, bloccati dalla paura e incapaci di costruire futuro. Non è semplice per i giovanissimi proiettarsi verso il proprio futuro alla luce di una società che sembra essersi arresa, “una comunità ingessata, spaurita, fragile proprio perché immobile”, così come ci spiega il sociologo e psichiatra Paolo Crepet.


Solo in pochi, infatti, riescono a credere che anche i momenti più difficili possano avere il sapore di una grande occasione, concretizzandosi in una necessaria opera di cambiamento.

“Quando incontro i giovani cerco di suggerire un’angolatura diversa rispetto a quella più drammatica: tra vent’anni potranno vedere questo periodo anche come straordinaria e non inutile transizione; ma devo spesso constatare che la maggioranza di quei ragazzi e ragazze sono stati abituati a pensare che ogni mutazione, ogni anche minuscola deviazione dal solco già tracciato dai decenni di benessere appena vissuti, devono essere guardate con sospetto”, in tal modo inizia la sua profonda riflessione lo psichiatra.


Ed è proprio tale atteggiamento che ha prodotto un blocco emotivo che non consente ai giovani di spingersi oltre, di pensare di poter osare qualche strada nuova.

“Gli adulti hanno il terrore di perdere ciò che hanno accumulato, i giovani di non poter godere di ciò che è stato loro promesso”, queste le considerevoli parole di Paolo Crepet.

Un primo aspetto sul quale soffermarsi è senz’altro quello della «meritocrazia»: la pronunciano in tanti ed anche chi, avendo un ruolo nella comunità, ha dato il peggior esempio possibile; la pronunciano anche quelli che vivono di raccomandazioni e che amano farle perché ciò produce un irrinunciabile sapore di potere; la pronunciano persino i genitori che non trovano nulla di imbarazzante nell’iscrivere il proprio figlio nullafacente al primo istituto compiacente dove lo promuoveranno senza sforzo e sacrificio, così come ci spiega lo psichiatra.

Occorre, pertanto, fornire alle nuove generazioni gli strumenti necessari per diventare cittadini del mondo e non individui in perenne ed immobile attesa che gli adulti elargiscano loro denaro o qualche altro privilegio o garanzia lavorativa. I giovani, dunque, si riapproprino del coraggio delle proprie idee, il coraggio di cambiare, il coraggio di osare un pensiero diverso, perché spesso le nuove generazioni appaiono omologate ed impaurite da tutto ciò che si presenta ai loro occhi come incerto e rischioso, applicando tale orientamento anche ai loro progetti di vita.

Eppure è proprio nei momenti più difficili che occorre guardare oltre, acuendo l’ingegno, non affidandosi ad un progetto conservativo ma essendo capaci di gettare il cappello oltre l’attaccapanni, accettando ogni sfida che la vita ci pone dinanzi.

“Mi chiedo: lo stiamo insegnando ai più giovani, stiamo premiando la loro creatività, la loro voglia di cercare strade diverse e inesplorate o non prediligiamo invece la loro stanzialità, il loro immobilismo fisico e mentale”, questa l’interrogativo che si pone senza esitazione Paolo Crepet.



Occorre, pertanto, ritornare a sperimentare, progettare, pensare, proprio perché i giovani di oggi vorrebbero poter incontrare maestri capaci di mostrare loro nuovi orizzonti, anche quelli al momento invisibili.

Si tratta del più nobile esercizio di autorevolezza: “l’autorevolezza è sempre stata affascinante per chi si appresta ad entrare nella vita, ma c’è un prezzo da pagare se si crede davvero in essa: richiede infatti uno sforzo, una coerenza, una fermezza che troppi adulti non sono più disposti a tirare fuori da sé.


E quando un ragazzo o una ragazza vede che il maestro ha abdicato e sceglie lui stesso per primo una scorciatoia, perché mai dovrebbe appassionarsi? Perché mai dovrebbe correre dietro ai propri sogni”, in tal modo culmina la sua disamina Paolo Crepet.

Proprio per tale motivo un bambino ben educato, cresciuto facendo rifiorire talento ed ingegnosità, senza aver mai timore di esprime il proprio pensiero, diventerà ben presto un adulto responsabile, con un’identità forte, basata sul senso di autostima e sulla capacità di autonomia, che abbia il coraggio delle proprie idee e soprattutto il coraggio di cambiare, di osare, proiettandosi verso il futuro con forza e determinazione, accettando ogni sfida come opportunità di crescita e di miglioramento.



di VALENTINA TROPEA

EDUCAZIONE
E CULTURA

NUOVI BANNER - 2 (2000 × 2160 px) (2).jpg
ID CERT (3).jpg
ID CERT (3).jpg
SUCCESSO 1
AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
SUCCESSO 1
BANNER - NUOVA HOME PAGE

GPS 2024 2026

AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
BANNER - NUOVA HOME PAGE

INVIACI IL TUO COMUNICATO

info@ascuolaoggi.it

ascuolaogginews@gmail.com

A scuola oggi è un portale che tratta notizie su quanto accade nel mondo scuola. Notizie per docenti di ruolo, docenti di sostegno, docenti precari, personale ATA, educatori, genitori e alunni. Inoltre le sezioni dedicate ai membri offrono servizi aggiuntivi: corsi gratuiti e supporto a quanti richiedono informazioni.

bottom of page