“Continueremo a mobilitarci in tutto il Paese contro una scuola che non ascolta le studentesse e gli studenti”
Nonostante le proteste dello scorso venerdì, le organizzazioni studentesche non si fermano: rilanciano anche per la giornata di oggi sit-in e iniziative di protesta in numerose città italiane: Milano, Cagliari, Brescia, Potenza, Pescara, Campobasso, Bergamo Nuoro, Valtellina.
Il movente non cambia: si protesta contro il modello di scuola del ministro Bianchi, dalle linee guida sulla maturità, che non tengono conto delle difficoltà e delle esigenze della componente studentesca, al modello scuola-azienda, che vede l’istruzione unicamente come strumento per prepararci al mondo del lavoro.
Il Ministro Bianchi ha dichiarato a La Repubblica l’intenzione e la volontà di ascoltare le parole dei ragazzi in potestà, ma per il momento non c' è stato nessun passo indietro sulla questione maturità e PCTO.
“Se per il Ministro Bianchi la scuola si deve adattare alle logiche aziendali e del mercato, noi scenderemo in piazza per ribadire che il ruolo dell’istruzione è di mettere in critica la normalità e trasformare il reale, non replicarlo passivamente. Non accetteremo incontri vuoti né false promesse, agli studenti non basta più l’ascolto, servono risposte. Per questo, in questa settimana continueremo a mobilitarci in tutto il Paese contro una scuola che non ascolta le studentesse e gli studenti” , dichiara il portavoce del Movimento studentesco.
Per il momento non si è ancora fatta sentire la voce degli insegnanti, né in favore degli studenti né in disaccordo, mentre continuano ad essere persi ulteriori giorni di scuola, stesso motivo per cui gli stessi studenti stanno attualmente protestando.
di VALENTINA ZIN
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