MILANO, RAGAZZI PICCHIATI QUOTIDIANAMENTE DAI COMPAGNI DI CLASSE

PICCHIATI E DERISI SU INTERNET, INDAGATI SEI SEDICENNI

Ci troviamo in provincia di Milano presso l'istituto scolastico di Rho, dove due ragazzini, di cui uno disabile, venivano quotidianamente picchiati e insultati da sei compagni di classe.

Uno scenario che possiamo definire come un “inferno quotidiano", che vedeva i ragazzi vittime di questi atti osceni sia all’interno dell’istituto davanti agli occhi dei docenti, sia all’esterno, nelle vicinanze della scuola.

Le ripercussioni venivano addirittura documentante con il cellulare e poi diffuse in internet, tramite il canale Telegram.

Fortunatamente i carabinieri hanno messo un punto a questa triste storia: nella giornata di ieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per atti persecutori, diffusione di riprese e registrazioni fraudolente e lesioni personali aggravate nei confronti dei sei sedicenni.

L’intervento dei carabinieri deriva da una denuncia presentata da uno dei due ragazzi bullizzati, che ha trovato il coraggio di raccontare l’accaduto ai militari della Stazione dei carabinieri di Cornaredo.

Il ragazzo ha raccontato che le violenze sarebbero iniziate già a giugno e in un’occasione gli avrebbero causato politraumi da percosse con prognosi di 7 giorni.

Oltretutto, i video che venivano condivisi su Telegram, in pochissimo tempo avevano ricevuto ben 100 mila visualizzazioni.

A seguito della denuncia presentata dal ragazzo, i carabinieri sono riusciti a rintracciare anche l’altra vittima.

Uno dei sei ragazzi si trova attualmente in comunità, uno ha l’obbligo di permanenza presso il duo domicilio, mentre agli altri quattro è stato imposto di rimanere a casa in orari serali e notturni, di frequentare la scuola con impegno e profitto e mantenere un comportamento corretto con i compagni, gli insegnanti e la famiglia.

In questo momento, lo scopo dei carabinieri è quello di continuare le indagini per accertare la presenza di altre vittime di bullismo da parte del medesimo gruppo.

di VALENTINA ZIN

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