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MANOVRA 2022: SCIOPERO GENERALE DEL 10 DICEMBRE

SINOPOLI (FLC-CGIL): “NECESSARIO CONTRO I TENTENNAMENTI DEL GOVERNO SU SCUOLA E PRECARI”


Atteso per la giornata di domani lo sciopero del comparto scuola proclamato dalle sigle sindacali Uil, Snals e Gilda e Fcl-Cgil, ma senza l’adesione della Cisl, contro la manovra finanziaria del Governo per il 2022.

Uno dei punti di contrasto della finanziaria riguarda l’intervento sul fisco che, per i sindacati deve andare a favore delle categorie sociali più svantaggiate. Il segretario Fcl-Cgil Francesco Sinopoli evidenzia che “la disponibilità che era stata data rispetto a quella piccola operazione di solidarietà da parte dei redditi sopra i 75mila euro (un contributo di solidarietà a favore dei redditi bassi per il 2022 ndr) è stata respinta”.

Flc-Cgil contesta al Governo il fatto che negli ultimi trent’anni la politica finanziaria in Italia e all’estero continui ad essere meno progressiva ed avvantaggiare coloro che generano un reddito più alto. “Nel corso della trattativa con il Governo, è stato chiesto un intervento finalizzato a ridurre la precarietà nel lavoro, problema molto marcato in Italia”.



L’altro tema è quello dell’intervento “sulle pensioni quota 100 che non è mai stata una proposta della Cgil “ma è chiaro che la riforma Fornero è stata un disastro e non era pensabile che il sindacato la sostenesse così com’è”. Per quanto riguarda la scuola per Sinopoli dice che “si possano davvero misurare le incertezze e i tentennamenti del governo, da ultimo quelle sulla circolare per la gestione dei positivi, scritta e poi ritirata. Soprattutto, con una manovra da 33 miliardi, dopo due anni di retorica sull’importanza della scuola, anni che hanno dimostrato che la scuola è un luogo indispensabile per lo sviluppo della persona, non si può guardare a questo settore solo come ad un centro di costo”.

Quanto alle pensioni Quota 100 il sindacato prende le distanze dichiarando “di non avere mai fatto parte di tale proposta”.

Per quel che riguarda la pandemia nel settore della scuola, per la Cgil è gestita “con incertezze e tentennamenti, riferimento alle Circolari per la gestione dei positivi, scritte e poi ritirate”.

Sinopoli evidenzia il patto siglato con il ministro Brunetta, in tema di pubblico impiego, senza nessuna applicazione da parte dello stesso.

Il sindacato sottolinea ancora “il divario che è stato evidenziato di 350 euro tra i salari della scuola e quelli del resto del pubblico impiego per titoli di studio equivalenti, il governo si presenta con un fondo aggiuntivo di circa 10 euro che dovrebbero essere assegnati sulla base del criterio della “dedizione”, oltre all’intervento di 87 euro fissato dai governi precedenti. Lo trovo un insulto per la categoria”.

Riguardo allo sciopero del 10 dicembre, il segretario Sinopoli tiene a sottolineare che: “Lo sciopero è uno strumento di partecipazione democratica, è come il voto. Sbagliamo se pensiamo che non sia più uno strumento per incidere nelle dinamiche sociali, per far crescere la nostra democrazia. Io credo, invece, che sia il momento di riappropriarsi degli strumenti del conflitto che non è una parolaccia: come è noto anche ai liberali è il sale della democrazia, è un fattore costituente e rigenerativo. E penso che un conflitto, che parte dal merito si basa sulle piattaforme unitarie, faccia bene al paese”.

“Siamo in pandemia ma mi pare che chi può va a fare shopping. Perché non bisognerebbe scioperare? Certo, lo si fa nel rispetto delle normative di sicurezza, come si fa tutto nel rispetto delle normative di sicurezza”.

di CARLO VARALLO






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