"Costruire il futuro della scuola. Digitalizzazione, formazione e sburocratizzazione", evento Gilda degli Insegnanti
"Costruire il futuro della scuola. Digitalizzazione, formazione e sburocratizzazione" è il titolo dell'evento promosso dalla Gilda degli Insegnanti in programma per giovedì 20 aprile alle ore 9 all'hotel Massimo D'Azeglio di Roma.
I lavori del convegno, moderati da Roberto Inciocchi, giornalista Sky, si apriranno con gli interventi di Rino Di Meglio, Coordinatore Nazionale Gilda degli Insegnanti, Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione e del Merito, e Andrea Cangini, giornalista e segretario generale Fondazione Einaudi. Seguirà una tavola rotonda alla quale parteciperanno: Michele Camisasca, Direttore Generale Istat; Carmela Bucalo, componente 7ª Commissione Istruzione Senato; Irenze Manzi, componente VII Commissione Cultura Camera; Barbara Floridia, componente Commissione 6ª Finanze e Tesoro Senato; Rossano Sasso, componente VII Commissione Cultura Camera; Antonio Naddeo, Presidente Aran. Al termine della tavola rotonda, terrà il suo intervento Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato dell'Istruzione e del Merito. Le conclusioni saranno affidate a Rino Di Meglio.
Negli ultimi anni, la tecnologia si è diffusa molto rapidamente in ogni settore: quando si parla di servizi, pubblica amministrazione o scuola, uno degli aspetti che viene continuamente citato è proprio quello della digitalizzazione. Da quando essa è entrata nella sfera scolastica, si sono aperti spesso vari dibattiti, in particolare su quanto possa essere corretta per gli studenti.
Il processo di digitalizzazione ha preso avvio da oltre 15 anni con l’attuazione delle prime misure di trasformazione digitale; con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e quelli strutturali europei della programmazione 2021-2027, questo processo conosce un completamento e, al tempo stesso, un nuovo, forte impulso, sia per la rilevanza degli investimenti, sia per l’approccio sistemico delle azioni. Tuttavia, si tratta di un processo molto lungo e complesso che, nella sua diffusione, ha riscontrato numerosi problemi. Innanzitutto è da rilevare che il 3% degli edifici scolastici – prevalentemente primari e dislocati per la maggior parte nel sud Italia – risulta ancora privo di qualunque connessione. Essa dunque presenta sicuramente delle sfide, come il dispendio di risorse tecnologiche, la formazione e l'aggiornamento dei docenti e degli studenti nonché la gestione della sicurezza dei dati, soprattutto in relazione alla protezione della privacy degli studenti e dei docenti. Inoltre, riduce sicuramente l’uso della memoria e della fantasia, oltre a diminuire la comunicazione e l’interattività tra studenti e docenti. D’altra parte, il facile accesso alla tecnologia dell’informazione e alla comunicazione digitalehasicuramente cambiato la velocità e il metodo di apprendimento; essa infatti offre la possibilità agli studenti di apprendere in modo più dinamico e stimolante, avendo accesso a fonti di informazione illimitate e materiali didattici e strumenti interattivi.
Nonostante vi siano sempre più scettici, il futuro della scuola digitale sarà determinato in gran parte dall'evoluzione delle nuove tecnologie, dagli investimenti e dalle scelte strategiche di chi sarà chiamato a gestire la digitalizzazione. Tuttavia, è chiaro che la digitalizzazione nella scuola rappresenta una grande opportunità per le nuove generazioni che nascono già abituate a vivere in un mondo interamente digitale, ma sarà fondamentale analizzare anche i rischi e i pericoli connessi a questo processo, valutarne le ricadute in termini didattici e tenerne conto.
di VALENTINA ZIN
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