HA CONFESSATO IL 19ENNE INDAGATO PER LA SPARATORIA ACCADUTA A MONREALE, I CARABINIERI SONO SULLE TRACCE DEI COMPLICI. PREFETTO MARIANI: "SI TRATTA DI ALLARME SOCIO-EDUCATIVO"
- La Redazione
- 29 apr
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“È aberrante che dei ragazzi così giovani compiono dei gesti così forti e con tale leggerezza. Ci sarebbero tante cose da chiedersi, a partire dalla detenzione di armi da fuoco…”

Ha confessato il 19enne indagato per la sparatoria nella quale hanno perso la vita due ragazzi, uno di 26 anni e uno 23 anni, avvenuta il 26 aprile a Monreale, nel palermitano. Ad innescare la sparatoria sarebbero stati dei futili motivi, i giovani sarebbero stati rimproverati da un altro gruppo di ragazzi per andare ad una velocità elevata sui loro scooter.
Oltre ai tre ragazzi che hanno perso la vita sono stati feriti anche due passanti rispettivamente di 33 e 16 anni. La sparatoria avvenuta in pieno centro, in via Benedetto D'acquisto, ha generato il panico in tutti i passanti. Uno dei responsabili è stato individuato già domenica 27 aprile e trattenuto dai carabinieri, a seguire per lui è stato disposto il fermo ed è stato trasferito in carcere, si tratta di un ragazzo 19enne, già conosciuto dai carabinieri per piccoli reati. Oltre a lui sarebbero stati altri 4 i ragazzi coinvolti, i carabinieri stanno indagando sulla vicenda.
Sulla triste e grave vicenda ha espresso la sua opinione anche il prefetto Massimo Mariani, che spiega che non si tratta di allarme sicurezza ma di allarme socio-educativo, a tal proposito afferma: “Più che di un allarme sicurezza, parlerei di un allarme sul piano socio-educativo, che impone a tutti noi una riflessione sulla situazione in cui versano troppi giovani che, come confermato purtroppo dal drammatico episodio di Monreale, così come dai tanti fatti di cronaca che si verificano in altre parti del nostro Paese, fanno sempre più ricorso alla violenza più insensata, in una spirale davvero impressionante.
Credo che siano necessari interventi incisivi per strappare questi giovani a un modo di intendere la vita e i rapporti umani barbaro e aberrante”. Come dichiara il prefetto è aberrante che dei ragazzi così giovani possano compiere dei gesti così forti e con tale leggerezza. Ci sarebbero tante cose da chiedersi, a partire dal possesso di armi da fuoco. Va attuato un piano di ri-educazione sociale per evitare che accadano tragedie simili.
di NATALIA SESSA
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