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GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA DELLE DONNE. MESSAGGIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA

Immagine del redattore: La RedazioneLa Redazione

Ricordo in memoria delle sorelle Mirabal, uccise il 25 novembre 1960

Oggi, 25 novembre 2022, a seguito dell’istituzione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, avvenuta nel lontano 17 dicembre 1999, ricorre la Giornata internazionale per l’abolizione della violenza contro le donne. Era il 25 novembre del 1960, quando le tre sorelle Mirabal, di cui i loro nomi Patria Mercedes, Maria Minerva e Antonia Maria Teresa, furono assassinate a causa di alcune idee politiche. Vennero uccise perché la loro sfrontata femminilità, il loro modo di essere donne, irritava il regime. Proprio in ricordo di tale episodio l’Assemblea delle Nazioni Unite scelse di istituire la giornata in questa data.

Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa mattina al Quirinale, in memoria alle donne vittime di violenza, ha mandato un messaggio:

«La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani, purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali, sociali.

Negli ultimi decenni sono stati compiuti sforzi significativi per riconoscerla, eliminarla e prevenirla in tutte le sue forme.

Tuttavia, per troppe donne, il diritto ad una vita libera dalla violenza non è ancora una realtà. Le cronache quotidiane ne danno triste testimonianza e ci ricordano che ci sono Paesi dove anche chi denuncia e si oppone alle violenze è oggetto di gravi ed estese forme di repressione.

Sono narrazioni dolorosissime, sino alle aberrazioni in quei territori che vivono situazioni di guerra ove le donne diventano ancora più vulnerabili e sono minacciate da violenze che possono sfociare nella tratta di esseri umani o in altre gravi forme di sfruttamento.

Porre fine alla violenza contro le donne, riconoscerne la capacità di autodeterminazione sono questioni che interpellano la libertà di tutti.

La violenza di genere, nelle sue infinite declinazioni, dalla violenza fisica, psicologica, economica, fino alla odierna violenza digitale, mina la dignità, l’integrità mentale e fisica e, troppo spesso, la vita di un numero inestimabile di donne, molte delle quali sovente, non si risolvono a sporgere denuncia.

Denunciare una violenza è un atto che richiede coraggio. Abbiamo il dovere di sostenere le donne che hanno la forza di farlo, assicurando le necessarie risposte in tema di sicurezza, protezione e recupero.

Un’azione efficace per sradicare la violenza contro le donne deve basarsi anzitutto sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni più giovani, attraverso l’educazione all’eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione».

di CLAUDIO CASTAGNA



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