La nostra società è immersa nella comunicazione e nello scambio di informazioni digitali
In una realtà in continua evoluzione informatica e digitale, anche la cittadinanza cambia. Oggi essere cittadini digitali significa partecipare quotidianamente all’utilizzo di servizi e strumenti tecnologici, come ad esempio: effettuare pagamenti elettronici o poter dialogare con servizi online della pubblica amministrazione, o ancora, conoscere il galateo digitale nei social network, ma soprattutto sapersi proteggere dalle numerose insidie come truffe online o furto di identità.
Tutto questo ha richiesto delle norme a tutela dei cittadini e aziende stabilite con la legge sulla Carta della cittadinanza digitale.
Identità digitale e privacy
Da una parte abbiamo il diritto di conoscere le informazioni su di noi che lo Stato o un’azienda privata possiede, dall’altra abbiamo la responsabilità di ciò che noi stessi comunichiamo e il dovere di rispettare l’identità digitale degli altri.
Nel momento in cui pubblichiamo su un social network un “selfie” di gruppo, scattato a una festa, stiamo comunicando a tutti i nostri contatti dove sono i nostri amici, che cosa stanno facendo, come sono vestiti, chi stanno frequentando… In altre parole, essere presenti in rete ci costringe a dover tutelare anche la privacy di chi sta con noi, ossia il diritto alla riservatezza della propria vita privata e al controllo dei propri dati personali.
Quando parliamo di “privacy” facciamo riferimento ai seguenti dati relativi a una persona:
anagrafici (nome e cognome, indirizzo mail, indirizzo di residenza e domicilio, numero di telefono ecc.);
finanziari (codice fiscale, conto corrente, numero di carta di credito ecc.);
identificativi (fotografie, video ecc.);
sensibili (informazioni su nazionalità, opinioni politiche, convinzioni religiose ecc.);
giudiziari (processi, denunce ecc.).
Il mondo digitale è entrato ancora più prepotentemente nelle nostre case con la Pandemia legata al Covid-19 che ha costretto molte famiglie a doversi adeguare all'utilizzo delle tecnologie per far si che i propri figli potessero proseguire le lezioni scolastiche con la Didattica a distanza (Dad).
Per questo nella legge 92/19 sull’introduzione dell’ducazione civica dal 2020 si indica nelle competenze digitali un ampio campo di azione in riferimento alla cittadinanza.
di CARLO VARALLO
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