La FLC CGIL, tramite la CGIL, ha presentato ai partiti politici puntuali proposte di emendamento al D.L. 36/2022 (reclutamento e formazione del personale docente), affinché vengano stralciate le parti attualmente previste dal Decreto medesimo, per poi riscriverle nel rispetto delle prerogative sindacali.
La FLC CGIL infatti ha espresso fin da subito un giudizio largamente negativo degli articoli del DL 36/2022 concernenti gli argomenti scolastici.
Il testo in questione prevede pesanti incursioni su temi contrattuali quali il salario e l’orario di lavoro dei docenti, materie che peraltro devono essere al centro del confronto della trattativa appena iniziata all’Aran per il rinnovo del CCNL e che non possono essere demandate ad un atto unilaterale di legge.
Nei nostri emendamenti chiediamo il rispetto del dettato originario del PNRR e quindi che la funzione della Scuola di Alta Formazione sia limitata al coordinamento dell’attività formativa, anche perché i contenuti della formazione del personale scolastico devono rimanere in capo alle istituzioni scolastiche a cui deve essere garantita l’autonomia organizzativa e progettuale.
Il DL 36 segna un vero e proprio cortocircuito con l’Atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL, comprimendo le materie della futura contrattazione:
mentre l’Atto di indirizzo richiama ai fini di una possibile valorizzazione docenti gli esiti dei lavori della Commissione sottoscritti e confermati da ARAN MIUR e OO.SS. (art 24 del CCNL 2006-2009), il DL 36 ne fa carta straccia;
mentre l’Atto di indirizzo individua come elementi fondamentali crediti formativi, professionali, didattici e di ricerca, il DL 36 propone solo la formazione valutativa;
mentre l’Atto di indirizzo dichiara esplicitamente che la valorizzazione si fa solo per contratto, il DL 36 impone ancora una volta la formazione obbligatoria associandola ad assurdi meccanismi di premialità .
A ciò si aggiunge l’altro grande limite: la totale mancanza di risorse per poter fare le operazioni che pure vengono evocate. Sono infatti previsti sia il taglio di risorse già destinate al personale scolastico (card docenti) sia un taglio di circa 10.000 unità organiche, in completo spregio del Patto per la Scuola, sottoscritto dall’attuale governo per valorizzare il personale scolastico e per estendere il tempo scuola investendo sugli organici.
La FLC CGIL, con gli emendamenti presentati e con lo stralcio dell'art. 44, chiede:
il ripristino di normali relazioni sindacali
la salvaguardia di tutti gli spazi negoziali che la legge ordinamentale (Dl.vo 165/2001) attribuisce alla contrattazione
che non si operino tagli alle risorse e al personale e che anzi nella scuola si investa valorizzando il lavoro di docenti e ata che, non solo nella pandemia, ma da sempre hanno ben meritato e meritano un trattamento all’altezza del lavoro che svolgono per il Paese.
di VALENTINA ZIN
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