Uno studio dei ricercatori dell'Università della British Columbia in Canada ha svelato come una proteina di omicron apre la serratura delle cellule umane
Gli studi continuano ed evidenziano sempre nuovi risultati, fornendo utili indicazioni per sviluppare nuove terapie in grado di dare risultati sempre più attendibili.
La rivista scientifica “Science” ha pubblicato uno studio effettuato dai ricercatori dell'Università della British Columbia in Canada, riguardo la variante Omicron.
Si è evidenziato che la proteina “spike” di Omicron apre la serratura delle cellule umane così da permettere l’aumento della trasmissibilità e la sua elusività.
La proteina presenta ben 37 mutazioni inedite, un numero molto alto rispetto alle altre varianti scoperte finora.
In sintesi, la variante Omicron ha una grande capacità nel illudere gli anticorpi rispetto ad altre varianti, di conseguenza, lo studio effettuato ha evidenziato che riesce a sfuggire a cinque test monoclonali su un totale di sei, rendendoli inefficaci.
A tal proposito, il biochimico Subramaniam ha dichiarato che:
"Nello specifico, Omicron sfugge meno all'immunità indotta dai vaccini rispetto a quella generata dall'infezione naturale nei pazienti non vaccinati. Questo suggerisce che la vaccinazione rimane una delle nostre migliori armi di difesa".
di CARLO VARALLO
contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it