Grazie ai continui miglioramenti relativi ai dati della pandemia in corso, potrebbero arrivare a breve degli alleggerimenti delle misure restrittive, già a partire dal mese di aprile.
Attualmente, la data di scadenza dell’emergenza sanitaria, è fissata per il 31 marzo e non sembrano esserci le intenzioni per un’ulteriore proroga.
Lo stesso Premier Mario Draghi ha promesso per i prossimi giorni una “road map delle riaperture”. Vale la stessa cosa per il mondo della scuola, che potrebbe vedere in arrivo numerose novità.
Green Pass
In merito alla certificazione verde si sta facendo spazio l’ipotesi di mantenerla almeno fino a metà giugno per l’accesso ai mezzi di trasporto e luoghi al coperto.
Di conseguenza la regola varrebbe anche per scuolabus, treni e bus: mezzi di trasporto usati comunemente dagli studenti per recarsi a scuola.
Mondo della scuola
Le stesse istituzioni scolastiche, dopo le vacanze di Natale, hanno registrato un netto miglioramento della situazione.
Il sottosegretario all'Istruzione, Rossano Sasso, ha richiesto il termine dell’emergenza sanitaria per il primo di aprile anche per il mondo scuola.
La richiesta sopracitata comporterebbe la cessazione della DAD per i non vaccinati, delle quarantene e lo stop all’utilizzo delle mascherine.
"Il Cts e il Ministero della Salute sarebbero chiamati a rivedere i protocolli per la frequenza scolastica e, come Ministero dell’Istruzione, potremmo sollecitare una normalizzazione delle attività didattiche per l’ultima parte dell’anno scolastico. Niente più quarantene, niente più discriminazioni tra studenti, niente più impazzimenti per le famiglie”, ha dichiarato Sasso, aggiungendo però che qualche misura cautelativa potrebbe permanere anche con la fine dell’emergenza sanitaria , al fine di tutelare gli studenti e i lavoratori della scuola e che, “sicuramente ci spenderemo affinché il ritorno alla normalità sia effettivo per tutti, senza distinzione in base allo stato vaccinale”, conclude il segretario.
Il mondo della scuola è per definizione inclusivo e, secondo Sasso, “ non bisogna far pagare ai ragazzi le scelte fatte dalle famiglie di appartenenza: si rischia di creare fratture insanabili tra gli studenti, cosa che personalmente ritengo inaccettabile”
di VALENTINA ZIN
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