Si tratta di un secondo bando per finanziare proposte progettuali di ricerca legate all'investimento “2.1-Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del Ssn”
Dopo il primo bando di concorso per la ricerca biomedica in Italia, che si è concluso lo scorso 28 ottobre con la pubblicazione della graduatoria definitiva, domani, 27 aprile il ministero della Salute emanerà un secondo bando di concorso per la ricerca biomedica in Italia, del valore di 310 milioni di euro, come previsto dal PNRR, grazie al finanziamento da parte del programma NextgenerationEu dell'Unione europea.
Sul sito del ministero si legge : Si tratta di un secondo bando emanato dal ministero della Salute per finanziare proposte progettuali di ricerca legate all'investimento “2.1-Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del Ssn”. Per raggiungere milestone e target del Pnrr, ottimizzando tempi e ricadute sul Servizio sanitario nazionale, sono stati, infatti, previsti due bandi per la ricerca biomedica.
Il Ministero informa che i fondi sono stati ripartiti così:
50 milioni di euro per i tumori rari,
oltre 3 milioni di euro (derivati dalla quota di finanziamento non assegnato con il precedente avviso) per le malattie rare,
oltre 30 milioni di euro per le malattie croniche non trasmissibili, ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali (derivati dalla quota di finanziamento non assegnato con il precedente avviso) per progetti di ricerca su fattori di rischio e prevenzione o eziopatogenesi e meccanismi di malattia,
oltre 160 milioni di euro per progetti di ricerca su innovazione in ambito diagnostico e terapeutico,
oltre 65 milioni di euro per progetti che mirano a colmare il gap tra ricerca e industria.
I progetti hanno una durata biennale e possono essere presentati da Regioni e Province Autonome, Iss, Inail, Assicurazione Infortuni sul Lavoro, Agenas, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici e privati, Istituti zooprofilattici sperimentali, Aziende Ospedaliere, Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere Universitarie, altri Enti del Ssn per il tramite delle proprie Regioni, con esclusione di strutture private accreditate con il Ssn, Università, Enti di ricerca pubblici, soggetti privati No Profit.
di ISABELLA CASTAGNA
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