CSM CHIEDERA’ ALLA MINISTRA CARTABIA UNA REVISIONE DELL’ESAME
Una “strage”, così è stato definito il concorso in magistratura. Su 3 mila aspiranti solo 88 hanno superato l’esame dove.
Intanto il Consiglio Superiore della Magistratura intende chiedere alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, una revisione della normativa per i concorsi in magistratura.
Solo 3.797 candidati hanno consegnato, con 1.532 buste esaminate, gli idonei sono solo 88.
La ministra Cartabia ha specificato che si dovrà ricorrere ad una formazione migliore: si pensa al concorso in magistratura subito dopo il corso di laurea saltando il periodo di tirocinio obbligatorio di 18 mesi da effettuare in tribunale, oppure frequentando una scuola di specializzazione per le professioni legali.
Gian Luigi Gatta, direttore del Dipartimento di scienze giuridiche Cesare Beccaria all’università Statale di Milano, in un’intervista a La Repubblica ha detto che: “L’università dovrebbe riflettere sulle ragioni delle bocciature dei candidati alle prove scritte perché questo vuol dire che bisogna lavorare molto di più sulla capacità di scrittura degli studenti. Il buon giurista non solo deve saper argomentare, ma deve anche saper scrivere”.
Poi aggiunge: “Lo studente dovrebbe essere messo alla prova, ma per via dei grandi numeri di chi frequenta, non ci sono occasioni per esercitarsi con la scrittura. E poi le matricole di giurisprudenza oggi sono dei “nativi digitali”. Sono nate dopo il 2000. Vivono con pc e telefoni in mano. Anche per questo la ministra della giustizia sta pensando di introdurre l’uso del computer per le prove di concorso”.
di CLAUDIO CASTAGNA