I maxi concorsi a cattedra vengono sostituiti con delle selezioni più snelle in attuazione delle nuove direttive introdotte in tutta la Pa dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta. Ci saranno meno prove: una sola prova scritta di 50 domande al pc, la prova orale e la valutazione dei titoli.
Il ministro Patrizio Bianchi ha deciso di far ripartire i concorsi nella scuola (infanzia, primaria, medie e superiori) e bandirli con cadenza annuale. A dicembre ci saranno i primi bandi che riguardano le due selezioni, ( infanzia, primaria- medie superiori) con oltre 500 mila candidati.
I canali per poter accedere ai concorsi sono due: l’abilitazione (conseguita anche all’ estero, purché riconosciuta in Italia) e la laurea unita ai 24 crediti formativi universitari nelle materie antro- psico - pedagogiche.
Per la scuola dell’ infanzia e primaria i requisiti richiesti sono l’abilitazione all’ insegnamento, conseguita con la laurea in scienze della formazione primaria o il diploma magistrale ( conseguito entro il 2001- 2002). Per il sostegno occorre il titolo di specializzazione.
La prova scritta al pc ( distinta in base alla classe di concorso) durerà 100 minuti, anche se si sta valutando di aumentare la durata di 20 minuti. I quesiti sono 50 e sono a risposta multipla: 40 sulla specifica classe di concorso, 5 sull’ inglese e 5 sulle competenze digitali.
I quesiti saranno predisposti a livello nazionale da un’ apposita commissione. La prova orale invece sarà di 30 minuti per la scuola dell’ infanzia e primaria e di 45 minuti per le scuole medie e superiori. Il colloquio verterà sulla progettazione di un’ attività didattica ( per tutti i gradi di istruzione).
La valutazione delle prove spetta alle commissioni d’ esame, composte da un professore universitario o da un dirigente tecnico o da un preside e da due docenti( con almeno 5 anni di servizio). La commissione avrà a disposizione 250 punti: 100 punti per la prova scritta, 100 per la prova orale e 50 per i titoli di cui il candidato è in possesso.
Per i concorsi medie e superiori, il dottorato di ricerca e l’abilitazione scientifica scientifica nazionale a professore universitario vengono valutati 12,50 punti, mentre una laurea vecchio ordinamento o magistrale viene valutata 7,50 punti, se il diploma è triennale i punti sono 3,75. Ogni anno di insegnamento vale 12,50 punti.
I candidati già iscritti alle selezioni devono soltanto aspettare la pubblicazione dei bandi. Si dovrà presentare istanza per una sola classe di concorso e in una sola regione.
Per le selezioni successive, invece, per coloro che hanno tre anni di servizio, anche non consecutivi, negli ultimi dieci anni, è riservato il 30% dei posti.
Entro fine anno è atteso un Decreto di riforma dell’ abilitazione che dovrebbe promuovere per le scuole medie e superiori percorsi universitari da 60 crediti per gli aspiranti insegnanti.
E’ da sottolineare che bisognerà comunque superare il concorso per avere una cattedra.
di ISABELLA CASTAGNA