PERSONALE DOCENTE, ATA ED EDUCATIVO
Cobas nel suo sito ufficiale ha informato che in data 6 maggio è previsto uno sciopero generale della scuola per i seguenti obiettivi:
Contro i quiz Invalsi e il Sistema nazionale di valutazione, che hanno effetti retroattivi negativi sulla didattica, standardizzano gli insegnamenti, trasformano i docenti in “addestratori ai quiz”, discriminano gli studenti con BES; contro la cd didattica delle competenze addestrative, per una scuola pubblica che punti allo sviluppo degli strumenti cognitivi e dello spirito critico, in linea con la funzione sociale della scuola prevista dalla Costituzione.
Per il rinnovo del CCNL, scaduto ormai da più di 2 anni, con aumenti significativi uguali per tutti che permettano di recuperare il 20% del potere d’acquisto perso negli ultimi decenni e di difendere i salari reali dalla ripresa dell’inflazione e dal carovita
Contro il lavoro gratuito degli studenti nei PCTO e negli stage, con il rischio strutturale di morire sul lavoro, come è avvenuto recentemente a studenti di 18 e 16 anni; per sospendere tali attività e restituire alle scuole la decisione se svolgerle o meno e per quante ore.
Per investire i fondi del P.N.R.R. non nella digitalizzazione selvaggia, ma per ridurre a massimo 20 il numero degli alunni per classe (15 in presenza di disabili), assumere i docenti con 3 anni di servizio e gli Ata con 2, investire in modo significativo nell’edilizia scolastica, per l’80% non a norma e per il 50% priva persino dell’agibilità,
Per il potenziamento degli organici dei docenti e degli ATA, con la revisione dei criteri, l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti, la stabilizzazione dei posti Covid ed il ripristino integrale delle sostituzioni con supplenze temporanee.
di VALENTINA ZIN
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