Continuano le occupazioni degli istituti scolastici in seguito alla protesta per la morte dei due stagisti, Lorenzo di 18 anni e Giuseppe di 16, vittime di un incidente in uno stage. Nella mattinata del 15 febbraio 2022 anche gli studenti del Liceo Classico Nicola Spedalieri si sono accodati ai numerosi istituti scolastici che in questi giorni hanno avviato le occupazioni degli istituti scolastici. Inoltre, si aggiungono anche le rivendicazioni che da più di un anno gli studenti e le studentesse ripetono in tutte le piazze italiane; le riforme della scuola in merito all'esame di stato dopo due anni in DAD.
“Noi studenti, giovani, abbiamo vissuto gli ultimi anni pandemici come gli ultimi, come invisibili, ad ogni nostra richiesta c’è stato un rifiuto, ad ogni nostra necessità un silenzio da parte delle istituzioni. Nonostante ciò, siamo noi a fare i conti quotidiani con i loro errori, siamo noi a dover pagare una sicurezza inesistente, siamo noi a pagare la loro disorganizzazione.”
Sul PCTO e sulle ultime tragedie, che hanno coinvolto i due ragazzi morti durante uno stage scuola-lavoro, si sono espressì gli studenti: “Le ultime vicende accadute (nelle ultime veniamo a sapere della morte di Giuseppe, nostro coetaneo di Ancona deceduto durante uno stage) hanno dimostrato che le nostre voci sono inascoltate, e che le nostre vite sono merce di scambio per grandi aziende e i nostri corpi campi di sfruttamento per chi tiene solo ad accumulare denaro. Siamo stanchi e avviliti da un tipo di formazione vuota, che non ci restituisce nessuna capacità critica sul presente, nessuno sguardo in grado di immaginare un futuro realmente diverso, ma solo oppressione costante sulle nostre idee e sui nostri desideri.”
“Oggi vogliamo dimostrare come l’autogestione e l’ascolto della voce degli studenti sia una realtà percorribile, l’unica che miri veramente ad una istruzione che rispetti l’individuo, che miri a valorizzare la cultura e la crescita di ciascuno e che non abitui allo sfruttamento e alla passività.”
di CLAUDIO CASTAGNA
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