L’Associazione Comuni d’Italia lancia una protesta per richiamare l’attenzione del Governo
Ieri sera alle venti in punto, per mezz’ora, gli Italiani si sono visti spente le luci di molte piazze e monumenti da nord a sud.
La protesta è stata lanciata dall’Associazione Comuni d’Italia per richiamare l’attenzione del Governo contro il caro bollette.
Antonio Decaro, Presidente dell’Anci, a Rainews 24,
“Abbiamo scelto di spegnere per qualche minuto monumenti ed edifici pubblici simbolici, per richiamare l’attenzione del Governo, è un problema che riguarda tutti, dalle aziende, alle famiglie fino agli enti locali. Nei bilanci dei Comuni il costo dell’energia oscilla intorno al miliardo e ottocento milioni. Un rincaro stimato del 30 per cento non ci permetterebbe di chiudere i bilanci e potremmo essere costretti a tagliare servizi essenziali, a cominciare dalla pubblica illuminazione che svolge un ruolo fondamentale anche in termini di sicurezza urbana”.
Gli aumenti più significativi riguardano in primo luogo l’energia elettrica, aumentata del 55% e quella del gas del 41,8%, creando non pochi problemi alle famiglie Italiane.
L’intervento di Draghi a Genova,
“Il governo non dimentica la difficoltà di famiglie e imprese per l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica e sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni”.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha spento le luci del Campidoglio,
“Si tratta di una iniziativa che ci trova pienamente d’accordo: l’aumento delle bollette grava e mette in seria difficoltà famiglie e Istituzioni, dal piccolo al grande Comune, soprattutto in questo momento storico che ci vede già in difficoltà a causa della pandemia. È un problema che va affrontato e sono certo che il Governo ascolterà il grido di allarme dei cittadini e dei Sindaci”.
di CARLO VARALLO
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