Decreto ristori atteso per domani
Un’intervento immediato, una tantum da un miliardo e mezzo e un piano strutturale da 10 miliardi a medio-lungo termine di tagli ai costi dell’energia, con un raddoppio della produzione del metano.
Queste sono le misure su cui il Governo sta lavorando contro il caro bollette e che saranno presentate domani, 20 gennaio, sul tavolo del consiglio dei ministri, mentre oggi su quello del titolare dello sviluppo Giorgetti, che ha convocato via web le organizzazioni imprenditoriali (Confindustria, Assocarta, Anfia, Federalimentare ecc..).
Protesta di tutte le organizzazioni per i costi dell’energia, che nell’arco di tre anni sono aumentati del 375%. Secondo l’organizzazione Confindustria, le bollette per le imprese aumenteranno a 37 miliardi di euro, contro gli 8 miliardi del 2019.
Il ministro Cingolani tiene duro per una soluzione permanente, e afferma che ‘’ non si possono tirare fuori soldi ogni trimestre per le bollette’’.
Inoltre, il piano prevede l’utilizzo di risorse già disponibili, e non sarebbe necessario lo scostamento di bilancio, e tra le varie proposte c’è : il rinvio del pagamento degli oneri di sistema, il taglio degli incentivi sulle rinnovabili e il contributo di solidarietà delle aziende produttrici.
Un eventuale taglio dell'Iva sarebbe da valutare con Bruxelles.
Atteso il decreto ristori per la giornata di domani, a supporto di tutte le aziende chiuse per decreto: dalle discoteche ai parchi giochi, fino al settore viaggi, attualmente in crisi.
di CLAUDIO CASTAGNA
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