Da tempo si parla dell’ esigenza di percorsi formativi che inducano i ragazzi verso la dimensione emozionale
La scuola italiana ancora oggi pone maggiore attenzione sull’ aspetto cognitivo, mettendo in secondo ordine quello emotivo e relazionale, nonostante già da tempo si parla dell’ esigenza di percorsi formativi che guidino i ragazzi verso la sfera emozionale.
Innanzitutto, sarebbe importante e utile far conoscere agli studenti quale funzione hanno i sentimenti, gli stati d’ animo e le emozioni nella vita. La scuola dovrebbe insegnare ai ragazzi a riconoscere e a comprendere le loro emozioni , in modo da poterli gestire nel migliore dei modi, tanto da influire positivamente nei processi di apprendimento.
A tal fine la scuola si sta avvalendo dell’ apprendimento socio-emotivo, che si basa sull’ idea che qualsiasi disciplina, anche quella che sembra essere molto distante dalla sfera emozionale, dà il suo contributo per lo sviluppo di competenze fondamentali negli allievi, infatti in ciascun aspetto della vita la dimensione sociale e quella emotiva svolgono un ruolo centrale.
Anche le situazioni scolastiche che si presentano tutti i giorni non fanno altro che innescare stati emotivi diversi, inducendo sia alunni che insegnanti a riflessioni collettive su questioni importanti per la vita di ognuno.
Percorsi di questo tipo formeranno allievi più preparati anche alla vita.
di ISABELLA CASTAGNA
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