In Uganda, dopo due anni di chiusura le scuole finalmente riaprono, anche se non tutte, perchè la situazione è ancora allarmante.
A detenere il drammatico record della più lunga durata di chiusura delle scuole, a causa della pandemia, è l’ Uganda.
Finalmente, dopo 20 mesi di lockdown, le scuole in Uganda stanno iniziando a riaprire e numerose sono le testimonianze di bambini e insegnanti che esprimono tutta la loro gioia per essere tornati a scuola dopo tanto tempo.
Si deve tener conto però che la situazione del paese è ancora allarmante, per cui non tutte le scuole riapriranno, il 30 % delle scuole purtroppo continuerà a restare chiuso, in quanto non vi sono le condizioni per garantire la sicurezza sanitaria.
Inoltre va specificato che, durante il periodo del lockdown, i bambini di famiglie più ricche hanno potuto usufruire di lezioni online, mentre così non è stato per i bambini più disagiati, che invece non hanno potuto ricevere alcun tipo di istruzione.
La preoccupazione è che in questi anni di chiusura i bambini non abbiano acquisito le giuste competenze per poter accedere agli anni successivi.
Per capire bene quali siano le aspettative per questi primi tempi è stato intervistato il fondatore di numerose scuole rubali, Fred Kadaga, che ha risposto:“ Non mi aspetto risultati, perché so che tutto questo tempo ha cambiato molte cose. Continueremo a vivere nella paura che il governo possa chiudere di nuovo. Non ci saranno più grandi numeri nelle classi. Speriamo che ci siano investimenti nella scuola per fare dei miglioramenti. Sappiamo che per il governo è una grande sfida e i grandi numeri di bambini che necessitano della scuola rappresentano un grande problema per il paese”.
Si spera che in Uganda, come in altri paesi disagiati, la situazione possa migliorare, perchè in queste realtà i problemi diventano più difficili da risolvere rispetto ad altri paesi che invece hanno a disposizione maggiori risorse.
di ISABELLA CASTAGNA
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