Un gruppo di ricercatori svedesi individuano una variante genetica in grado di resistere al virus
Una ricerca effettuata da ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia ha identificato una variante genetica specifica in grado di proteggere dall’infezione grave del Covid-19.
La ricerca è stata poi pubblicata sulla rivista scientifica “Nature Genetics”.
Un’analisi molto complessa che ha concentrato gli studi in un primo momento su persone di origini Europee: scoprendo alcuni individui portatori di “un particolare segmento di Dna”, con un rischio inferiore del 20% di sviluppare l’infezione da Covid in modo grave.
In seguito gli studi hanno visto protagoniste persone di origini Africane.
Nella rivista scientifica si può approfondire in che modo si è scelto di concentrare lo studio in persone di zone geograficamente diverse;
“Questo segmento di Dna è ereditato dai Neanderthal in circa la metà delle persone al di fuori dell'Africa. Questa regione del Dna è, tuttavia, ricca di numerose varianti genetiche. Un piccolo pezzo di questa regione del Dna è lo stesso sia nelle persone di origine africana che in quelle europee”.
"Il fatto che gli individui di origine africana avessero la stessa protezione ci ha permesso di identificare la variante unica nel Dna che effettivamente protegge dall'infezione da Covid-19”, ha dichiarato Jennifer Huffman, prima autrice dello studio e ricercatrice presso il Boston Healthcare System negli Stati Uniti.
"Il fatto che stiamo iniziando a comprendere meglio i fattori di rischio genetici è la chiave per lo sviluppo di nuovi farmaci contro il Covid-19”. Afferma Brent Richards, ricercatore senior presso il Lady Davis Institute del Jewish General Hospital e professore presso la McGill University del Canada.
La collaborazione di tutta la comunità scientifica aiuta a spaziare in diversi scenari, come dimostra questo studio che si concentra sull’importanza di allargare gli studi su soggetti di zone geografiche diverse.
di CARLO VARALLO
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