E’ accaduto pochi giorni fa. Una studentessa di 20 anni, si è recata all’Università di Bologna dove frequenta la facoltà di filosofia e nel momento in cui è arrivato il controllo del green pass necessario per fare ingresso in aula, la ragazza con indifferenza, pur sapendo di non essere in possesso della certificazione verde si è recata verso il banco negli ultimi posti, creando agitazione in aula con tutti i presenti.
Nei giorni a seguire, la studentessa si è recata nuovamente all’università insieme ad altri ragazzi, anche loro contrari all’obbligo del green pass ed ha fatto irruzione in aula interrompendo la lezione di Psicologia con l’accusa dei professori sulla base di aver violato la costituzione.
Ma la cosa non è piaciuta affatto agli altri studenti presenti in aula intenti a seguire la lezione i quali hanno avvisato la polizia che prontamente è intervenuta sul posto facendo allontanare la ragazza. Le lezioni sono poi riprese.
Una docente, presente il giorno dell’accaduto, ha riferito che: ‘’Il personale mi ha comunicato che era presente una studentessa sprovvista di certificazione. Io l’ho invitata a uscire, e a lasciare l’aula. E lei ha ribadito la sua volontà di rimanere. Quindi ho interrotto la lezione. Prima di farlo ho sentito il direttore. Secondo il protocollo di ateneo, noi docenti siamo tenuti a richiamare il corretto comportamento degli studenti, per salvaguardare la sicurezza di tutti. Li invitiamo anche a rimettere la mascherina se l’abbassano per bere poi la dimenticano giù, per intenderci”.