In tutta Italia, il 23 novembre, si sono svolte le iniziative di protesta sulle ragioni che hanno portato alla proclamazione dello stato d’ agitazione.
Le organizzazioni sindacali FLC CGIL, UIL SCUOLA RUA, GILDA UNAMS e SNALS CONFSAL, hanno ribadito le motivazioni della protesta e rivendicano retribuzioni adeguate per tutti, un intervento immediato per il personale precario docenti e ATA, la stabilizzazione dei precari, investimenti sul rinnovo del contratto, il diritto allo studio, la riduzione del numero degli alunni per classe e investimenti per l’ edilizia scolastica.
L’ incontro presso l'USR del Lazio ha rappresentato un'occasione per denunciare il ritardo , da parte del MEF, nel trasferire i soldi sui capitoli del bilancio delle scuole e nel consentire il rispetto della liquidazione degli arretrati che spettano al personale scolastico, che ha causato la mancata erogazione degli stipendi arretrati ai supplenti.
di ISABELLA CASTAGNA