"Specializzare, nel corso del 2025, 85.000 docenti precari senza specializzazione, che sono quelli che hanno almeno ..."
Sui docenti di sostegno stiamo attuando “una vera e propria rivoluzione”: lo ha annunciatoil Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara attraverso un video sull’inizio dell’anno scolastico. Il Ministro ha detto che l’amministrazione intende “specializzare, nel corso del 2025, 85.000 docenti precari senza specializzazione, che sono quelli che hanno almeno tre anni di attività sul sostegno alle spalle. Questo è importante ai fini della risoluzione del problema del precariato, perché non possiamo trasformare i posti in organico di fatto in posti in organico di diritto finché non abbiamo un numero adeguato di specializzazioni”.
Anief accoglie con soddisfazione la decisione del Ministro dell’Istruzione e del Merito: “Quella di eliminare i posti in organico di fatto per procedere progressivamente con le assunzioni su tutti i posti liberi da insegnante titolare – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è una richiesta che il nostro sindacato porta avanti dalla sua nascita risalente a più di 15 anni fa. Sentirlo dire da un Ministro rappresenta per noi la conferma che avevamo ragione, anche se sarebbe bene che la collocazione di tutti i posti liberi in organico di diritto venga attuata anche per le classi di concorso. Perché questo passaggio, assieme al ritorno al doppio canale di reclutamento del personale docente, è imprescindibile per arrivare finalmente ad un numero corretto di assunzioni a tempo indeterminato e alla fine della supplentite”.
La battaglia dell’Anief per la progressiva trasformazione in organico di diritto dei posti in deroga è di lunga data: il giovane sindacato lo ha denunciato più volte e in più sedi, poco tempo la sua nascita rivolgendosi anche alle famiglie degli alunni disabili con la campagna ‘Non un’ora di meno’ – con l’attivazione di ricorsi gratuiti volti all'immediata attivazione delle ore di sostegno previste e non concesse –, quindi dal 2020 anche al Comitato Europeo dei diritti sociali. Più di recente anche con denunce di vario tipo contro la mancata copertura del fabbisogno di insegnanti specializzati negli accessi al TFA.
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di LA REDAZIONE
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