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SCUOLE: ANDIS, I PROTOCOLLI NON ASSICURANO LA DIDATTICA IN PRESENZA

NECESSARIO SEMPLIFICARE LE REGOLE


Arriva anche da parte dell'Associazione Nazionale dei Dirigenti Scolastici un appello rivolto al Governo: si chiede esplicitamente aiuto, i dirigenti scolastici e le segreterie didattiche non riescono a stare al passo con i nuovi protocolli emessi con il rientro dalle festività natalizie.

I collaboratori scolastici si trovano dover impiegare intere giornate per i tracciamenti, per mettersi in contatto con le varie aziende sanitarie, e nel contempo, gestire le comunicazioni per le famiglie, attivare la didattica digitale integrata o a distanza, verificare le certificazioni del personale, organizzare attività in presenza per gli alunni con disabilità o con BES, far fronte al contenzioso attivato dal personale no vax.


Insomma, un carico di lavoro veramente oneroso: "Uno stress indicibile, anche a causa dell'incertezza e della mutabilità delle presenze e soprattutto dell'assoluta latitanza delle aziende sanitarie, che ormai hanno scaricato sulle scuole tutti gli adempimenti relativi al testing e al tracciamento. Si consideri che in molte scuole primarie non viene più assicurata la possibilità di effettuare il tampone T0 a tutta la classe con immediatezza, annullando di fatto il valore della sorveglianza con testing", spiega Paolino Marotta, presidente dell'Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici (Andis).


Ma nonostante i vari protocolli adottati, sembra evidente che la situazione non sia più di tanto cambiata. L’impennata dei contagi, al momento, non sta caldano e gli studenti in quarantena continuano ad aumentare giorno dopo giorno.

Andis chiede quindi al Governo di: “prendere atto che i protocolli delle quarantene non sono riusciti ad assicurare continuità alla didattica in presenza, per cui va adottata con urgenza ogni utile forma di semplificazione delle regole sanitarie nelle scuole, anche per dare respiro alle attività proprie di una istituzione scolastica".

Il mondo scuola sta per attraversare una fase veramente articolata, dove c’è da occuparsi di parecchie questioni, tra cui: avviare o completare gli scrutini, iscrizioni per il prossimo A.S., deliberare il Programma annuale 2022, la progettazione PON FSE mentre gli studenti dell'ultimo anno delle secondarie aspettano di conoscere le modalità di svolgimento degli Esami di Stato.


"La sicurezza sanitaria è certamente importante, ma non può più assorbire per intero l'impegno e la responsabilità dei dirigenti scolastici, tenuti per legge alla promozione, al coordinamento e alla gestione di tutte le attività amministrative e didattiche dell'istituzione scolastica", conclude Marotta.


di VALENTINA ZIN

contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it



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