6% DI DOCENTI ASSENTI, 6,7% DI ASSENZE TRA I BIDELLI E UN 4,5% TRA GLI STUDENTI
Nonostante la poca fiducia generalizzata sul rientro a scuola in presenza, i dati parlano chiaro, e non sembra essere andato come si pensava.
Ieri è stato il primo giorno di rientro ma i dati parlano chiaro:
Docenti: 60 mila assenti, pari al 6% di tutto il personale nazionale;
Bidelli: 6,7% di assenze;
Alunni: 4,5% di assenze.
Ovviamente i numeri devono essere contestualizzati a seconda dello specifico territorio: in Liguria infatti la situazione è delicata, 1 docente su 10 è risultato assente e un 20% degli studenti è rientrato a scuola mediante didattica a distanza.
A Milano le assenze degli studenti sono pari al 10/15%, e nel contempo, sono scattate anche le proposte studentesche che hanno occupato vari istituti del territorio, com’è successo al Liceo Manzoni.
A Bologna si contano circa 1000 studenti e dipendenti del personale scolastico in isolamento.
Medesima situazione a Torino e Firenze, dove il 10% tra personale scolastico e studenti, sono stati impossibilitati di presentarsi a scuola.
A Roma tra personale scolastico e personale docente sono risultati assenti più di 17 mila dipendenti e 25 mila studenti hanno ripreso le lezioni tramite la DAD.
La situazione scolastica dovrà quindi essere costantemente monitorata, soprattutto in vista della previsione dei presidi che contano più di 200 mila classi in collegamento remota già a partire dalla prossima settimana.
In Sicilia, a seguito di un’ordinanza, le scuole resteranno chiuse fino a mercoledì, anche se inizia a circolare la voce di un prolungamento fino al 15 gennaio.
In Campania invece, a seguito della sentenza del Tar, è ormai certa la riapertura delle scuole.
di VALENTINA ZIN
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