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SCUOLA:DECISIONE DEL TAR,RIAPERTURA IMMEDIATA DELLE SCUOLE IN CAMPANIA

Il Tar si è espresso ordinando l’immediata riapertura delle scuole, in precedenza sospesa da un'ordinanza emessa dal Presidente della Regione De Luca.


Dopo il ricorso presentato dall’Avvocatura di stato contro l’ordinanza emessa dal Presidente della Regione Campania, che posticipava l’apertura delle scuole, arriva la risposta dal Tar.

La decisione del Giudice “immediatamente esecutiva”, prevede la riapertura delle scuole, già da oggi. Accolta anche l’istanza cautelare presentata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri dell'Istruzione e della Salute e, contestualmente sospeso, sempre in riferimento all’ordinanza emessa dal Presidente Campano De Luca. La trattazione collegiale è stata fissata per l'8 febbraio.



Il Tar dice:


L’ordinanza 1/2022 firmata da Vincenzo De Luca è una misura che non “sottende una compiuta valutazione di adeguatezza e proporzionalità” anche perché “la regione Campania” non è “classificata tra le zone rosse e dunque nella fascia di maggior rischio pandemico e che il solo dato dell’aumento dei contagi nel territorio regionale, neppure specificamente riferito alla popolazione scolastica e peraltro neppure certo e la sola mera possibilità dell’insorgenza di gravi rischi, predicata in termini di eventualità, non radicano per sé solo la situazione emergenziale, eccezionale e straordinaria, che, in astratto, potrebbe consentire la deroga alla regolamentazione generale”.


Queste le motivazioni con cui i giudici accolgono il ricorso fatto dagli avvocati Giacomo Profeta e Luca Rubinacci per conto di una coppia con due figli minori.


Il giudice scrive inoltre, “non risulta peraltro alcun focolaio né alcun rischio specificamente riferito alla popolazione scolastica, generalmente intesa”.

Non basta appellarsi “alle difficoltà del sistema sanitario regionale, lungi dal giustificare l’adozione della misura sospensiva, dimostrano piuttosto la carente previsione di adeguate misure preordinate a scongiurare il rischio, ampiamente prevedibile, di collasso anche sul sistema dei trasporti; con la conseguente confermata impossibilità di qualificare contingibile una misura dichiaratamente volta ad evitare un pericolo ampiamente prevedibile solo a voler considerare il recente passato”.


Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca risponde a tal proposito;


“Non abbiamo chiuso proprio niente. Al di là di ideologismi e parole al vento, il motivo del contendere è solo questo: Dad per tre settimane per le medie e le elementari, per consentire una più vasta vaccinazione infantile e per scavallare il picco di contagi previsto per gennaio”.



Sul tema si è espresso anche il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso dichiarando che “Il governo impugnerà tutte le ordinanze inopportune”,


“La norma consente la chiusura delle scuole in determinati territori circoscritti qualora la situazione lo preveda. Qualora la situazione non lo preveda, a differenza dell’anno scorso, questo Governo impugnerà le ordinanze laddove non le ritenga opportune”.


Il Ministro Patrizio Bianchi insiste sulla Scuola in presenza,


non si può giustificare che tutto è aperto e l'unico spazio chiuso è la scuola, che è sicura", ha dichiarato ai microfoni di Rainew24, "Sono rientrati la maggior parte degli studenti e dei professori. Il dato evidente è che è ripresa la scuola". La scelta di riportare tutti gli studenti in aula è motivata dall'"evidenza che il prolungato e diffuso uso di una distanza provoca problemi alla vita di una comunità". C'è "un disposto sufficientemente flessibile che da una parte stabilisce il principio del 'tutti a scuola', dall'altro, laddove ci siano dei problemi, dà la possibilità di ricorrere alla distanza", ha anche detto il ministro a Radio 1. "Stiamo lavorando su una partecipazione collettiva, usciamo dalla logica del controllore: c'è un Paese che nel suo insieme si assume l'incarico di far tornare a scuola i ragazzi".


Ffp2


Il Ministro ha anche parlato delle mascherine da adottare nelle scuole, "abbiamo fatto un intervento importante, il generale Figliuolo ha raggiunto un accordo con le farmacie per calmierare il prezzo a 0,75 euro. Le diamo inoltre gratuitamente già a tutti gli operatori, soprattutto della scuola dell'infanzia dove non ci sono protezioni per bambini. Però è un tema importante, ho capito che sta molto a cuore e lo porrò in evidenza al Consiglio dei ministri".




L’Italia sta vivendo un periodo di mille dubbi e nessuna certezza, ovviamente il Governo tenta di prendere decisioni che siano sensate per darci motivo di credere che “Andrà tutto bene”.


di CARLO VARALLO


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it





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