LE PAROLE DEL MINISTRO BIANCHI
Per il momento nulla cambia, il Governo tira dritto verso una scuola sicura ma soprattutto in presenza.
Il Ministro Bianchi ha rilasciato a “La Stampa” un'intervista durante la quale è stato nuovamente trattato il tema della scuola, analizzandolo in più aspetti.
Bianchi ribadisce che, con il nuovo decreto del 5 gennaio 2022, sono state chiaramente indicate le linee guida da seguire all’interno della scuola: vengono definite le regole per la didattica a distanza e ricorda che, “non può essere un provvedimento generalizzato, preso a livello regionale o comunale e senza giustificazioni. Non può valere per tutti, insomma, ma solo in situazioni specifiche".
“La DAD non è il demonio, ma uno strumento da usare in modo specifico e per un tempo specifico”, prosegue il ministro evidenziando che il Governo è pronto a tutto, anche ad affrontare le situazioni più estreme.
Si fa spazio anche la questione degli HUB all’interno degli istituti scolastici, citando i provvedimenti presi dalla regione Puglia che sta già provvedendo alla questione.
Lo scopo è quello di avvicinare il più possibile gli studenti alla vaccinazione, tenendo sempre conto delle diverse esigenze tra la fascia 12-19 anni: “abbiamo il 74% dei ragazzi con la seconda dose e l'85% con la prima, quindi bisogna solo completare le vaccinazioni e i bambini più piccoli, per i quali la campagna vaccinale è iniziata da meno di un mese e i numeri sono inevitabilmente più bassi".
In relazione all’ipotesi di allungare la scuola durante il periodo estivo, Bianchi risponde che al momento nulla è stato ancora deciso, considerando che, per ora, a differenza degli scorsi anni scolastici, non è stato perso nessun giorno di scuola. Nel caso in cui la situazione dovesse cambiare, “possiamo ragionare su questa ipotesi, sempre confrontandoci con le Regioni", conclude.
Il Presidente dell’OMS ha dichiarato che: "sono necessari e andrebbero sviluppati vaccini contro il Covid-19 che abbiano un alto impatto sulla prevenzione dell'infezione e della trasmissione. Una strategia basata su richiami ripetuti dei vaccini attuali ha poche possibilità di essere sostenibile"; quindi, alla luce di quanto appena detto, ci si chiede se il nostro Ministro Bianchi cambierà idea.
di VALENTINA ZIN
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