Dal 1° aprile, mezzi pubblici a piena capienza e ritorno a scuola alle 8 con orario unico
La fine dello stato di emergenza fissata per il 31 marzo si avvicina. Le probabilità che la capienza dei mezzi pubblici torni al 100% si fa sempre più concreta, associata ad un ritorno a scuola con l’ingresso alle 8 per tutti gli studenti (orario unico).
Gli studenti esultano ma i presidi molto meno: ciò comporterebbe rifare per intero i piani didattici e gli orari del personale scolastico per poco più di due mesi prima della fine dell’anno scolastico in corso.
Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio esprime la sua contrarietà riferita al ritorno dell’orario unico in un’intervista a “Leggo”.
“Innanzitutto si tratta di stravolgere di nuovo l’orario scolastico, con inevitabili disagi per i docenti e gli studenti che ormai si sono organizzati così da settembre scorso. E poi bisogna sempre considerare i contagi: sono in risalita. Dobbiamo cambiare tutto di nuovo, per pochi giorni”.
Contrarietà di presidi e genitori
Dopo essersi adeguati ai cambiamenti ad inizio anno scolastico, sarebbe assurdo rifare tutto il lavoro da capo, l’Anp chiede che venga lasciata alle scuole la libertà di scelta.
di CARLO VARALLO
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