
“Mentre la didattica a distanza, in tempo di pandemia, è ancora un rischio sulla testa dei nostri studenti, il governo tenta di riformare la scuola in sordina, senza che il Parlamento possa intervenire”. Lo sostengono i Conservatori italiani al tavolo “Ci pensiamo noi”, che si è svolto ieri in apertura della terza giornata di Atreju 2021, organizzata da Fratelli d’Italia, sui temi di scuola, università, cultura e formazione in programma fino a domenica.
“Un metodo già utilizzato con altri importanti provvedimenti che continua a non piacerci: temiamo che si voglia così smantellare un sistema e non migliorarlo”.
“Fratelli d’Italia – si legge in una nota - continuerà a difendere la formazione in presenza come ha fatto fin dal primo momento dell’emergenza Covid, attraverso l’adozione di sistemi come: la ventilazione nelle aule, secondo il modello adottato nella Regione Marche dal governatore Acquaroli, la sanificazione continua delle classi, l’intensificazione del tracciamento e dei test, la lotta alle cosiddette classi pollaio.
Tutto questo non lo si può fare certamente mettendo in campo il più grande definanziamento della scuola degli ultimi dieci anni, come sta facendo l’esecutivo. Occorre ampliare gli organici, stabilizzare e valorizzare il personale”. Al dibattito hanno partecipato i deputati Paola Frassinetti, Ella Bucalo, Lucrezia Mantovani e Maria Teresa Bellucci e i senatori Tiziana Drago e Antonio Iannone, oltre al Presidente di Azione Universitaria Nicola D’Ambrosio.
di MARIA SQUILLARO
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