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PROGETTO SENSES: L’INIZIATIVA PER L’INCLUSIONE E LA DISABILITÀ VISIVA

Ad essere coinvolti 350studenti di vari istituti della scuola secondaria di secondo grado di Trento


La disabilità visiva è un tema molto delicato e non semplice da affrontare. Come rendere i giovani studenti consapevoli di questo tema?


A provarci il progetto SENSES che con un’ iniziativa ha coinvolto 350 studenti di vari istituti della scuola secondaria di secondo grado di Trento, facendoli immedesimare per un giorno nei panni di una persona non vedente.


Gli alunni hanno fatto merenda al buio a bordo di “Dark on the Road”, il veicolo-ristorante della cooperativa sociale Abilnova e poi sono stati guidati da camerieri ciechi imparando a orientarsi nel buio, a mangiare e a scoprire il cibo senza poterlo vedere. Inoltre, hanno partecipato ad una lezione di 50 minuti sul tema della disabilità visiva.


A valutare l’ impatto della partecipazione alle attività del progetto sugli studenti l'Istituto per la Ricerca Valutativa delle Politiche Pubbliche della Fondazione Bruno Kessler, attraverso un esperimento.


Il progetto, che ha coinvolto l’Istituto Tecnico Tecnologico Michelangelo Buonarroti di Trento, il Liceo Antonio Rosmini di Rovereto e l’Istituto Istruzione Superiore don Milani di Rovereto, è stato finanziato dalla Fondazione Caritro.


Davide Azzolini, ricercatore della Fondazione Bruno Kessler afferma: “Lo studio, che si occupa di tematiche collegate alla valutazione di politiche e interventi in ambito scolastico e di diritto allo studio, indica che l’intervento ha accresciuto, negli studenti, la conoscenza della disabilità visiva, la loro capacità di mettersi nei panni degli altri e la loro consapevolezza sulle capacità delle persone con disabilità visiva di condurre una vita qualitativamente simile a quella degli individui senza disabilità”.

Ecco cosa emerge dai risultati dello studio: “Questi risultati dimostrano il potenziale di interventi che combinano informazione mirata e sperimentazione della prospettiva di altre persone. Si tratta, pertanto, di un contributo conoscitivo importante per tutte le realtà scolastiche che, in collaborazione con enti locali e realtà territoriali, sono impegnate ad attivare strategie che potenzino i processi di inclusione degli studenti con disabilità”.



Azzolini ha aggiunto: “Allo stesso tempo, l’intervento valutato non ha prodotto effetti sulle credenze che operano a livello subcosciente, sulla volontà di interagire socialmente con le persone non vedenti o sull’altruismo nei loro confronti. Per approfondire questi aspetti, e per identificare gli interventi più efficaci verso tutte le disabilità, sono necessarie ulteriori ricerche e la sperimentazione di interventi informativo-esperienziali più lunghi e maggiormente integrati nelle attività scolastiche”.

Poi ha concluso: “È fondamentale che gli studenti ‘normodotati’ acquisiscano una buona conoscenza delle disabilità e si rapportino nei confronti dei loro pari senza pregiudizi, ma con consapevolezza e informazione”.



di ISABELLA CASTAGNA


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it



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