Ieri mattina è scattata una vasta operazione di controlli da parte delle forze dell'ordine per individuare i furbetti del green-pass
Il cambio di data su un tampone negativo oppure la sostituzione del codice Qr con uno valido prestato da un amico o famigliare o ancora casi più assurdi come andare a fare il vaccino con un braccio in silicone: questi sono solo alcuni degli escamotage messi in atto da chi il vaccino non lo vuole proprio fare, ma senza rinunciare alla libertà di cui godono coloro regolarmente vaccinati.
Una truffa molto diffusa, individuata dagli inquirenti è quella dei “falsi positivi”, ribattezzata “truffa della tessera sanitaria”.
Pur di ottenere il green pass, il soggetto si farà passare per positivo al Covid, all’insaputa della farmacia che riscontrandola di fatto nel tampone presentato, la inserirà nella tessera sanitaria senza aver controllato l’identità della persona. Lo stesso procedimento verrà ripetuto in più farmacie o punti tampone con altre tessere sanitarie, facendo sì che decine e decine di persone risultino positive al virus.
Fatto ciò, dopo 10 giorni circa, il soggetto andrà a fare un nuovo test ripetuto con le medesime tessere sanitarie che, questa volta risulterà negativo, ottenendo l’emissione di un Green Pass da guarito che sarà valido sei mesi.
di CARLO VARALLO
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