La conferenza ha lo scopo di discutere e decidere le linee guida politiche e sindacali di ETUCE per i prossimi anni
A Liegi, in Belgio, il 5 e il 6 luglio si tiene la Conferenza Speciale di ETUCE, l’organizzazione europea che raggruppa tutti i sindacati dell’Istruzione, e che è parte di International Education, l’organizzazione globale dei sindacati della conoscenza.
Durante la Conferenza, i delegati di tutti i paesi europei discuteranno e decideranno le linee guida politiche e sindacali di ETUCE per i prossimi anni. Per la FLC CGIL sono presenti Graziamaria Pistorino, Segreteria nazionale con delega agli Affari Internazionali, Claudio Franchi, membro per l’Italia del Committee di ETUCE e del Comitato Sociale e Economico Europeo dell’Istruzione, e Alessandro Arienzo, vice Presidente dell’HERSC, il Comitato Europeo per l’Università e la Ricerca.
La conferenza è stata preceduta da una giornata di workshop e lavori congiunti sull’Intelligenza artificiale e sugli investimenti nell’Istruzione, raccogliendo e discutendo tutte le differenti situazioni nazionali.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente di ETUCE Larry Flanagan e dei diversi ministri dell’Istruzione delle comunità belghe, si sono succeduti gli interventi dello stesso Flanagan, di Stefaan Hermans, uno dei direttori della Commissione Europea, e di David Edwards, Segretario Generale di Education International. Il dibattito ha articolato pienamente il quadro europeo di possibilità, difficoltà e sfide strategiche, evidenziando anche la differenza tra le posizioni teoriche, a volte ideologiche, della Commissione e la conoscenza diretta dei problemi e delle soluzioni necessarie che ha dimostrato la parte sindacale.
Era poi necessario approvare una risoluzione unica, alla stesura della quale hanno partecipato tutti gli organismi interni di ETUCE, dei quali FLC CGIL è parte integrante.
La risoluzione, proprio per il lungo e democratico percorso, è stata approvata all’unanimità. Nel corso di questi ultimi anni, infatti, molto è cambiato nella democrazia organizzativa di ETUCE e di International Education, e ancora di più le posizioni politiche e sindacali sono diventate sempre più progressiste e basate sui valori dichiarati e esercitati. Per anni la FLC CGIL, all’interno di ETUCE e IE, si è organizzata con gli altri paesi del sud dell’Europa, con una parte dei sindacati dell’Est, per equilibrare le politiche generali, storicamente in bilico tra paesi latini e paesi “frugali” (anglosassoni e scandinavi) e per rendere sempre più avanzate le posizioni politiche e sindacali.
Due fondamentali panel, con la presenza di esperti e dirigenti della commissione Europea hanno concluso la giornata, il primo sulla necessità di un dialogo sociale effettivo per ottenere e produrre un’istruzione di qualità, e il secondo sull’impatto della Pandemia e sulle possibilità di uscita dalla crisi.
di CARLO VARALLO
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